ORVIETO – Scelta economica e pedagogica, alla fine la quadratura del cerchio sulla tanto contestata settimana corta a scuola si è trovata. Gli studenti dell’Artistico, a settembre, ritorneranno sui banchi esattamente come l’anno scorso, e quindi anche il sabato mattina, mentre al Professionale e al Classico l’attività didattica verrà spalmata in cinque giorni con un rientro pomeridiano a settimana che molto probabilmente sarà il martedì. Si è arrivati a questa conclusione dopo una serie di incontri tra la dirigente scolastica, la professoressa Gabriella Struzzi, e il collegio dei docenti, i genitori e i rappresentanti d’istituto.
«E’ stata una decisione soprattutto didattica e non per regalare un giorno di riposo in più ai docenti – spiega la dirigente che fa capo all’Istituto superiore di istruzione Artistica Classica e Professionale Gabriella Struzzi – si è dovuto tener conto anche di quello che in realtà succede, il sabato la frequenza a scuola è veramente bassa. Molti studenti del Professionale, ad esempio, il fine settimana, lavorano ed è nostro dovere tener conto delle loro esigenze senza sacrificare l’istruzione. In questi giorni insieme al presidente della Provincia Gianpiero Lattanzi e a BusItalia stiamo verificando la disponibilità di corse pomeridiane per poter servire gli studenti interessati alla settimana corta, ma le premesse ci sono tutte per andare verso questa direzione».
Inutile negarlo, però, l’iter per arrivare a tale conclusione non è stato scevro da contrasti e polemiche con alcuni genitori che sostenevano la necessità di tenere i figli a casa il sabato e altri, invece, esattamente il contrario. Il motivo non è certo banale, poiché dipende, specie per scuole tecniche, dall’alto numero di ore settimanali e dalla derivante impossibilità di spostare le ore del sabato.
Gli attriti maggiori si sono avuti al liceo Artistico dove gli studenti, per fare 5 giorni anziché 6, avendo 35 ore settimanali, avrebbero dovuto avere due rientri pomeridiani. «Pur avendo gli strumenti legali per farlo – spiega Struzzi – non me la sono sentita di imporre la settima corta, andando contro, tra l’altro, alla maggior parte dei genitori, nonostante sia il Collegio dei Docenti che il Consiglio d’Istituto avessero deliberato in favore del sabato libero». E quindi, per il liceo Artistico, tutto rimane esattamente come l’anno scorso. Per il liceo Classico la settimana corta imporrà un solo rientro pomeridiano (il martedì) e solo per gli studenti del triennio che ha 31 ore. Mentre il biennio delle Scienze Umane, avendo 27 ore, non avrà alcun rientro.
Anche al Professionale/Alberghiero, una volta appurata la disponibilità delle corse degli autobus, il sabato sarà di riposo recuperato con un rientro a settimana. «L’allineamento di orario con le altre scuole – aggiunge la dirigente – darà la possibilità effettiva di avere pari opportunità nella scelta formativa. Capita che spesso i genitori scelgano una scuola piuttosto che un’altra proprio per la settimana corta. Abbiamo cercato di fare la scelta migliore per tutti ottimizzando le risorse, sicuramente in positivo». Tutto confermato, invece, a parte il nome del preside che non sarà più quello della professoressa Elvira Busà in pensione da fine agosto, per le altre scuole periori ( Scientifico, Ragioneria e Geometri) che già da alcuni anni lavorano su un tempo scuola di 5 giorni. (Sara Simonetti)