ORVIETO – Non è normale vedere le macchine che, per non sollecitare troppo gli ammortizzatori o rovinare la carrozzeria, fanno slalom tra le buche delle strade o i rintoppi di catrame. Ma se a farlo è un’ambulanza con a bordo due feriti gravi è ancora più sconcertante.
Sabato scorso, all’altezza del bivio per Castiglione in Teverina, lungo la strada Amerina della Baschi Todi, si è verificato un brutto incidente, per fortuna non mortale, che ha visto coinvolte due moto. Qualche automobilista di passaggio si è fermato provvedendo a chiamare i soccorsi. Sul posto è giunta l’ambulanza del 118. «I traumi riportati dai due motociclisti – racconta Stefano Ferrari, operatore del 118 – erano piuttosto seri. Dopo aver richiesto una seconda ambulanza, ho coadiuvato il medico e l’infermiere nelle prime cure e nella stabilizzazione dei pazienti. Siamo poi partiti per far rientro al pronto soccorso di Orvieto».
Ma il problema maggiore è stato proprio raggiungere l’ospedale non tanto per lo stato dei pazienti, seppur serio, quanto piuttosto per quello della strada. «Ora devo guidare, devo guidare con attenzione andando alla giusta velocità stando attendo alle macchine che si bloccano in mezzo alla strada, a chi non ti da la precedenza, al ragazzino in bici, all’apetto guidato dal vecchietto che poco vede, poco sente e non sa più cosa sia il codice della strada. Poi ora ci sono anche quei poveretti con le carrozzine elettriche che si muovono nel traffico come se fossero nel corridoio della propria casa. Ma la cosa davvero difficile, impossibile, è non prendere le buche o i rattoppi sull’asfalto» racconta Ferrari che, sebbene ironizzando, ben descrive la situazione in cui gli automobilisti sono costretti a guidare ogni giorno. «Ogni buca, un dosso, un grossolano rifacimento del manto stradale faceva urlare il ragazzo che stavo trasportando. Ho fatto di tutto per fare una guida adeguata, ma non è possibile, sembrava di guidare su una strada sterrata piena di buche». Ma invece era asfaltata, o quasi. (Sa.Si)