“Con il nuovo Piano regionale l’Umbria compie un balzo in avanti, superando i ritardi determinati dalla mancanza di una programmazione coerente con le esigenze del territorio da parte delle Giunte precedenti. Con questo Piano, la nostra regione, si assicura un’organizzazione che garantisce la stabilità e l’autosufficienza del ciclo integrato dei rifiuti, collocandosi fra le realtà più avanzate in Italia e in Europa”.
Il vicepresidente e assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, commenta così l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa del Piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti ed esprime “grande soddisfazione per il risultato conseguito che dimostra, ancora una volta, la coerenza, la solidità e la qualità dell’azione di governo di questa Giunta regionale”. “Una qualità – sottolinea – attestata anche dall’allargamento del consenso sul nuovo Piano al di là del perimetro delle forze di maggioranza”.
“Quello di oggi è il punto di approdo di un percorso iniziato tre anni fa – ricorda Morroni – portato avanti con un lavoro rigoroso e puntuale, sulla base delle analisi scientifiche e degli approfondimenti tecnici di un apposito Comitato, contrassegnato da una fase ampia di confronto e partecipazione che si è sviluppata anche in sede di II Commissione consiliare permanente”.
Il vicepresidente Roberto Morroni evidenzia, inoltre, i tratti caratterizzanti del nuovo Piano allineato con le normative nazionali ed europee: “Innanzitutto l’incentivazione al recupero di materia, con l’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata al 75% rispetto all’attuale 68%; portare a meno del 10% la quantità di rifiuti da conferire in discarica in quanto, attualmente, la percentuale è di oltre il 30%, anticipando così al 2030 il traguardo fissato dall’Unione Europea per il 2035. Stesso traguardo sfidante per l’indice di riciclo dei rifiuti che ci poniamo di incrementare fino al 65% dall’attuale 57-58%, sempre entro il 2030, con ben cinque anni di anticipo rispetto a quanto stabilito”. “Priorità del piano è la chiusura del ciclo dei rifiuti, concepiti come risorsa – rimarca il vicepresidente Morroni – ed è quanto garantirà la costruzione dell’impianto di termovalorizzazione, per la valorizzazione energetica dei rifiuti, sul modello dei sistemi di gestione già consolidati nelle regioni italiane del Nord e nei Paesi più all’avanguardia in Europa. L’Umbria è dunque pronta a voltare pagina, all’insegna dello sviluppo sostenibile”.