ORVIETO – Presentato alla città il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Orvieto Alessandra Cannistrà e rivista la gestione di alcune deleghe.
Il sindaco Germani, in occasione della conferenza stampa di stamattina, ha comunicato che l’assessore Cannistrà gestirà Cultura e Commercio. Delle deleghe che erano ancora direttamente sotto la responsabilità del sindaco, Germani terrà l’Ambiente, mentre il Turismo passerà a Vincenti e Sanità al vicesindaco Croce.
Il nuovo assessore ha preso un po’ di tempo per entrare nel ruolo e presentare un progetto, pur essendo in contatto con gli uffici comunali e con tutti gli ambienti locali che si occupano di cultura in qualità di direttrice del MODO, il Museo dell’pera del Duomo.
Il sindaco, interrogato sul comunicato minaccioso del PD, ha ribadito il massimo rispetto per tutti i partiti che sostengono la sua Giunta, ma ha rivendicato il diritto di costruire una Giunta che risponda al meglio alle esigenze della città, per realizzare il progetto che ha portato alla sua elezione e che è il programma di tutta la coalizione.
Certo è che sulla dottoressa Cannistrà non c’è alcuna possibilità di sparare, neppure di striscio, e la sua indiscutibile competenza certamente faciliterà un salto in corsa nella compagine amministrativa. La divisione tra Cultura e Turismo è stata ritenuta utile dal sindaco per non appesantire troppo la dottoressa Cannistrà e offrire nel contempo continuità alla gestione del settore, in cui, in questi due anni e mezzo, è stato sostenuto robustamente dall’assessore Vincenti.
Insomma, al di là delle promesse del PD di mettersi di traverso e sfiduciare il sindaco per non aver ubbidito alle richieste scopettiane di rifare una diversa Giunta, in continuità con le faide tipiche dell’ambiente e già conosciute ai tempi di Mocio, tutto sembra procedere con serenità e la dottoressa Cannistrà si è addirittura aggiudicata, dopo il suo intervento, un caloroso e inusuale applauso. Per la disponibilità nei confronti della città, per il tempo che dedicherà ai cittadini e per il coraggio che ha dimostrato accettando l’incarico. (Dante Freddi)
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