Riceviamo dalla componente “Cambiamento Progressivo” del PD di Orvieto e pubblichiamo. La nota certifica la spaccatura del PD orvietano, che non sembra, trovare momenti di composizione.
Dopo aver preso atto che, in dispregio delle basilari norme di democrazia interna, non viene rispettata l’autoconvocazione del coordinamento comunale con la raccolta delle firme prevista dai regolamenti e che la data del coordinamento comunale viene scelta, ben oltre il termine di tempo citato dal regolamento, in via esclusiva dal Segretario Scopetti e dalla Presidente Stella, non tenendo conto nemmeno delle più basilari esigenze del gruppo dei firmatari che chiedevano venisse celebrato durante il fine settimana,
– considerando che dall’ordine del giorno inserito nella richiesta di autoconvocazione sono stati cassati i punti relativi alla verifica dei componenti del Coordinamento e degli aventi diritto al voto e la richiesta di annullamento del documento della Segreteria presentato il 16 Dicembre scorso e contenente elementi già bocciati dalla Commissione di Garanzia (perché giudicati non conformi alle regole Statutarie dalla stessa),
-avendo verificato in più occasioni che una parte del partito decide escludendo ogni discussione in merito alle scelte politiche da operare, accettando ciecamente ogni progetto proveniente dalla Segreteria del Partito e rifiutando una sana dialettica che legittimerebbe l’autonomia e gli equilibri della Giunta e degli Amministratori,
– abbiamo deciso di non partecipare al Coordinamento Comunale di ieri sera, rendendo così evidente dal numero delle presenze, la reale spaccatura del Partito e l’esigenza di ridiscutere tutto l’organigramma.
– Chiediamo, quindi, l’intervento degli organismi regionali e provinciali per recuperare l’intero gruppo dirigente all’attività politica del Partito così da predisporre ed organizzare nel modo migliore la campagna elettorale per le Elezioni Regionali che, in assenza di questo auspicato riassetto comunale, potrebbe perdere la sua necessaria efficacia.
Infine, dal momento che il coordinamento, che dovrebbe essere, il luogo dove discutere e decidere, è stato ridotto a semplice organo di ratifica, abbiamo deciso di non farci più coordinare e di continuare l’attività politica nei luoghi riconosciuti dallo statuto come organi di direzione politica.