La Nuova Biblioteca Luigi Fumi di Orvieto, nell’ambito del progetto “Libro, cura per l’anima”, sta allargando sempre di più i suoi confini ampliando la sua rete “Fuori Scaffale” e attivando una serie di punti di lettura e di prestito libri in luoghi simbolo per la comunità. Si tratta di una vera e propria biblioteca diffusa su tutto il territorio. Dopo il Centro sociale e culturale di Canale e il Market solidale in località Gabelletta, è stato inaugurato un nuovo punto lettura all’interno del presidio ospedaliero “S. Maria della Stella”, presso il Day Hospital oncologico e medico e il reparto di Dialisi, dove i pazienti sono costretti a passare gran parte del loro tempo. I libri, catalogati e organizzati dal personale della Biblioteca in apposite scaffalature a vista, sono nuovi di zecca e coprono generi diversi. Si possono trovare romanzi, saggi, fumetti, ce n’è per tutti i gusti. In totale sono circa 140 i volumi donati all’Usl Umbria 2.Grazie alla collaborazione del personale sanitario l’elenco dei libri sarà infatti reso disponibile ai pazienti per la consultazione in sede e il prestito a casa. Inoltre, con l’aiuto dei volontari dell’associazione Orvieto Contro il Cancro, per quanto riguarda il reparto di Oncologia, e del personale della biblioteca comuna, per quanto riguarda entrambi i reparti, si organizzeranno nei modi e nelle forme possibili attività laboratoriali e di lettura consone all’utenza e al particolare contesto ambientale.
Presenti al taglio del nastro il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, il direttore sanitario dell’ospedale di Orvieto, Patrizio Angelozzi, il dirigente del Settore Cultura del Comune di Orvieto, Alessandro Leone, la responsabile dell’Ufficio Cultura Turismo Biblioteca e Sport del Comune di Orvieto, Carla Lodi, la responsabile dell’Assistenza infermieristica ospedaliera del “Santa Maria della Stella”, Sabrina Brizi, Elisa Marceddu, referente per i Patti per la lettura del Distretto sanitario di Orvieto, il responsabile della biblioteca “Luigi Fumi”, Roberto Sasso, e Mara Monachino dell’Ufficio Cultura del Comune di Orvieto.“Abbiamo cercato di individuare quei luoghi di bisogno – ha spiegato Carla Lodi, responsabile dell’Ufficio Cultura e Turismo Biblioteca e Sport del Comune di Orvieto – lontani dalla Biblioteca centrale e distanti dalla sua struttura, con lo scopo di arrivare a più persone possibili, anche a coloro che, per ragioni di salute o di condizione sociale, sono impossibilitate a recarsi presso la Biblioteca. I libri possono essere uno strumento per la cura del sé, per migliorare il benessere psico-fisico. La lettura può avere un impatto positivo sia sulla mente che sul corpo, ha un vero e proprio potere lenitivo e curativo. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti cioè il Comune, la Usl e il Distretto Sanitario, associazioni e operatori culturali che stanno rendendo possibile la costruzione di una rete inclusiva e attenta ai bisogni della comunità. Un ringraziamento particolare va a Roberto Sasso, responsabile della Biblioteca Luigi Fumi, che ha in programma di realizzare dei piccoli laboratori di lettura adatti all’utenza. L’obiettivo è quello di essere di aiuto, di regalare quel pizzico di piacevolezza e di leggerezza che spesso nella vita viene meno. Siamo disponibili per qualsiasi suggerimento al fine di incrementare il nostro supporto. Questo è solo l’inizio”.“Abbiamo trovato il personale medico e paramedico estremamente disponibile a collaborare a questa iniziativa – ha evidenziato il responsabile della biblioteca comunale “Luigi Fumi”, Roberto Sasso – e ci ha colpito l’amore e la dedizione con cui assistono pazienti che hanno esigenze particolari. Attraverso questa iniziativa vogliamo dialogare con queste persone per cercare di portare l’amore per lettura come cura per l’anima e intendiamo promuovere anche il servizio offerto dalla biblioteca di prestito a domicilio, in questo caso in ospedale, che abbiamo recentemente lanciato e che effettuiamo con biciclette elettriche“. Il dirigente del Settore Cultura, Alessandro Leone, ha infine ringraziato il personale per il lavoro svolto con “grande passione ed entusiasmo“.
“Una bella esperienza ed opportunità – ha sottolineato per conto del Distretto sanitario di Orvieto, Elisa Marceddu – alla luce di come la cultura e lettura incidono in maniera positiva sulla salute e nel contesto di una città bellissima, in cui abbiamo la fortuna di vivere, che rappresenta un elemento di benessere“.
“Anche l’ospedale è un luogo di cultura, un ambiente socializzante e aperto alle relazioni dove sicuramente questa iniziativa troverà terreno fertile“, ha detto il direttore sanitario dell’ospedale, Patrizio Angelozzi. “Questo progetto ci ha rigenerato – ha aggiunto Sabrina Brizi, responsabile dell’Assistenza infermieristica ospedaliera del “Santa Maria della Stella” – perché ci ha consentito di occuparci di ambiti di assistenza diversi, farà bene anche a chi lavora qui e gli utenti ne trarranno sicuramente vantaggio. I libri che sono arrivati sono estremamente interessanti e di attualità. Ringraziamo tutti per l’esperienza e ci auguriamo di poter organizzare anche nuove iniziative insieme“.
“Questo progetto – ha commentato il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani– conferma una volta ancora la rinnovata vitalità della biblioteca comunale che ha recuperato in questi ultimi anni un ruolo centrale nella vita culturale della città. E’ il frutto della volontà di questa amministrazione che ha investito in primis sulle persone affinché tornasse ad essere un soggetto attivo e propositivo. Ricordo che quando siamo arrivati la biblioteca era spesso chiusa in alcuni orari per carenza di personale e non aveva la possibilità di esprimere al meglio le sue potenzialità e la sua funzione. Oggi non solo è tornata a vivere e lavora a pieno regime, costruisce progetti vincenti e realizza iniziative ma è si è pienamente aperta alla città e ha raggiunto luoghi simbolo, di integrazione e comunità, di sofferenza e speranza. Siamo molto soddisfatti di quanto è stato fatto e in particolare di come la cultura in questi anni difficili abbia fatto da collante per la nostra comunità, ispirato sentimenti positivi e consentito alla città, dopo la pandemia, di riannodare i fili e ritrovare entusiasmo e vivacità“.
A breve saranno attivati altri tre punti di “Fuori Scaffale” in altrettanti luoghi significativi quali il Centro abilitativo-educativo diurno per minori “Il Piccolo Principe”, il Centro socio riabilitativo diurno “L’Albero delle Voci” e Lo Scalo Community Hub di Orvieto Scalo, in convenzione con la cooperativa Il Quadrifoglio.
“Fuori Scaffale” è una delle specifiche azioni previste dalla proposta progettuale che vede il Comune di Orvieto – Assessorato alla Cultura, come capofila di una complessa ed eterogenea rete di soggetti pubblici e privati che garantisce un lavoro capillare sul territorio: Comune di Allerona, Comune di Castel Viscardo, Comune di Castel Giorgio, Comune di Fabro, Comune di Ficulle, USL Umbria 2, IISST di Orvieto, Istituto Comprensivo Orvieto Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto Montecchio, “Il Filo di Eloisa” Associazione culturale Eloisa Manciati, Associazione di promozione sociale Senza Monete, Associazione Cantiere Orvieto, Comunanza Agraria di Civitella del Lago – Biblioteca “Anna Rosa”, Il Quadrifoglio Società Cooperativa Sociale, Libreria Cartoleria Valente”. (Francesca Fortugno)