“Apprendiamo a mezzo stampa che il direttore della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, sostiene che ad Orvieto c’è una carenza di medici legata al fatto che la città è costosa. Siamo in balia del vento”. Così in una nota il coordinamento della Cgil di Orvieto. “Una città, un territorio dal reddito procapite in linea con gli altri centri dell’Umbria e sicuramente più basso della media di molte altre regioni italiane – osserva la Cgil – una città dall’altissimo tasso di disoccupazione, un territorio inserito nelle aree interne proprio per le sue caratteristiche e anche per le sue fragilità, un territorio che perde giorno dopo giorno imprese: tutto questo per il direttore De Fino farebbe di Orvieto una città troppo costosa?”.
Secondo la Cgil, in realtà, “pur di fuggire dalle proprie responsabilità, chi amministra la Usl Umbria 2 definirebbe anche il sesso degli angeli, anziché ammettere il declino politico e amministrativo della nostra sanità pubblica. Crediamo – prosegue la Cgil – che sia un’offesa all’intelligenza di un’intera comunità, che giornalmente vive la paura di vedersi negare il diritto alla salute, con tempi di attesa biblici, interventi rinviati, specialisti assenti, e con il timore quotidiano di sentirsi dire: vada dal privato per essere curato”. “Respingiamo con fermezza questa affermazione – conclude la Cgil – e crediamo che cittadine e cittadini orvietani meritino delle scuse: il direttore faccia bene il suo lavoro, riporti il diritto alla salute ad Orvieto, anziché avventurarsi in affermazioni estemporanee su caro-vita e mercato immobiliare”.