ORVIETO – Tre arresti, una denuncia e quattro i fogli di via. Questi i risultati dell’operazione interforze denominata “Zona bianca” volta alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio portata avanti da Carabinieri e Polizia che ha visto impegnati almeno 25 uomini. A far scattare l’operazione è stata la chiamata di un cittadino al Nue che segnalava due donne e un uomo “sospetti” a bordo di una Fiat Panda blu, in zona Sferracavallo.
Grazie alla descrizione fornita, carabinieri e agenti – allertati anche Polstrada e Polfer – si sono messi alla ricerca della banda. Intorno alle 11:00 di lunedì 7 giugno il nucleo Radiomobile ha intercettato la Panda all’inizio della Strada Bagnorese, ma gli occupanti, due donne e un uomo, sono riusciti a fuggire a piedi in direzione via Monte Bianco. Sull’autovettura vengono rinvenuti monili e gioielli con ogni probabilità, provento di reati contro il patrimonio poco prima messi in atto.
Un’auto civetta della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, intanto, quasi contemporaneamente è arrivata in zona e viene informata dai Carabinieri circa quanta occorso. A questo punto scattano controlli serrati che vedono impegnati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, del Nucleo Operativo della Compagnia di Orvieto, gli agenti della Squadra Anticrimine e della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Orvieto e della Sottosezione Autostradale di Orvieto.
Alle ore 13 circa, a seguito di una segnalazione di una cittadina che aveva notato strani movimenti dentro un casottino abbandonato davanti casa, un’auto della Squadra di P.G. del Commissariato individua due dei fuggitivi riuscendo a fermare e trarre in arresto una ragazza di nazionalità serba. L’uomo, invece, è riuscito nuovamente a fuggire a bordo di un’altra auto rubata nei pressi di Tordimonte.
Nel casottino sono stati rinvenuti altri preziosi rivelatisi poi oggetto di furto in abitazione. La ragazza fornisce una descrizione dell’uomo e il Posto di Polizia Scientifica del Commissariato riesce a individuarlo tramite un precedente fotosegnalamento; l’uomo risulta essere gravato di precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione e rapina. La foto segnaletica viene diramata per le ricerche, che si protraggono fin dopo la mezzanotte, a tutte le forze dell’ordine del territorio orvietano.
Poco dopo le 14, intanto, la volante ha individuato altri tre serbi, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, a bordo di una Volkswagen Golf, sempre in via Monte Bianco. Uno di loro, gravato da un ordine di esecuzione per detenzione domiciliare emesso dalla procura di Roma, è stato condotto in commissariato e, subito dopo, presso il domicilio dove avrebbe dovuto scontare la pena per furto aggravato.
A bordo della Golf vengono trovati oggetti atti allo scasso, grimaldelli, radioline e 2500 euro circa in contanti. II proprietario dell’auto viene pertanto denunciato per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli e ricettazione dagli agenti della Squadra di P.G. del Commissariato e gli oggetti e i contanti posti sotto sequestra. A carico di quattro dei soggetti fermati viene altresì emesso dal Questore di Terni, un divieto di ritorno su questo territorio per tre anni. Due famiglie orvietane in serata hanno raggiunto in Commissariato per denunciare i furti subiti, riconoscendo nella refurtiva rinvenuta da Polizia e Carabinieri tutto ciò che corrisponde all’ammanco. I preziosi sono stati quindi restituiti ai legittimi proprietari.