ORVIETO – Democrazia, informazione, potenza di calcolo, controllo sociale. Chi comanda il “senso delle cose” al tempo degli “algoritmi”? È possibile negoziare un accordo con i grandi players globali che sono proprietari delle grandi piattaforme digitali e degli algoritmi stessi?
Questi i temi in discussione sabato 1 giugno, alle ore 17.30, a Orvieto nella sede Digipasspresso la Biblioteca Pubblica “L.Fumi” di piazza Febei 1 in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Michele Mezza “Algoritmi di libertà”edito da Donzelli.
L’autore è giornalista, docente università presso l’Università Federico II di Napoli e creatore di Rai News 24. Il volume, aperto da una brillante prefazione di Giulio Giorello, affronta il tema di una critica dei presunti automatismi che definiscono e classificano i nostri comportanti nell’era della vita online. Il buco nero che ingoia la nostra libertà oggi – dice Mezza – “non è tanto il condizionamento della nostra vita tramite l’uso dei nostri dati, quanto un’omologazione del nostro pensiero alle forme semantiche degli algoritmi prescrittivi. Non tanto il consumo, quanto proprio il cervello è la posta in gioco”.
Mezza non è un nostalgico. Aderisce convintamente alla civiltà della rete e con un taglio provocatoriamente salutare affronta il nodo di come la scienza matematica possa e debba essere oggetto di un nuovo contratto sociale e occasione di una negoziazione, anche conflittuale, fra gli utenti e i grandi players globali che sono proprietari dei dispositivi digitali. A coordinare la presentazione Meri Ripalvella, statistica, ricercatrice dell’Agenzia Umbria Ricerche e membro del CdA del Centro Studi Città di Orvieto.