Ciro Zeno – PdCi
“Dopo una dura e seria azione del PCI apprendiamo con parziale apprezzamento dalla conferenza stampa del 7 settembre del direttore generale della asl 2 Imolo Fiaschini, che per l’ospedale di Orvieto sono previste integrazione tecnologiche e di personale medico. Una conferenza stampa che equivale ad una promessa, e le promesse vanno mantenute. Aspettiamo a questo punto la oramai prossima apertura dell UTIC con POLIGRAFO, essenziale questa tecnologia per potenziare in maniera importante il reparto di cardiologia, apprezzamento per le 4 unità delle figure mediche, l’adeguamento delle tecnologie del 118, ma non basta.
NON BASTA, apprezziamo lo sforzo ma è veramente poco. Chiediamo la Stroke unit in medicina d’urgenza per gli ictus e le patologie neurologiche tempodipenti, chiediamo un incremento immediato dei medici chirurghi in un reparto in grave sofferenza, chiediamo il primario in pronto soccorso e in ginecologia e oculistica, chiediamo una TAC nuova, chiediamo i dati della mobilità passiva cioè quanti orvietani si muovono verso gli altri territori Umbri per curarsi e per sottoporsi a visite specialistiche, chiediamo un inequivocabile e immediatamente percettibile riduzione dei tempi delle liste d’attesa per le visite specialistiche. In media un anno per tutte le visite, cosa grave e non più accettabile. Chiediamo un incremento immediato dei medici di pronto soccorso oramai rimasti in 7, di oss e di infermieri.
Per troppo tempo dalla regione e dagli amministratori locali il nostro ospedale e la nostra sanità di territorio è stata lasciata sola, oggi paghiamo lo scotto di una cattiva politica che bisogna assolutamente recuperare. Ciò che chiediamo non è null’altro che quello che avrebbe dovuto avere la nostra sanità da tempo e che ora ci troviamo a dover risolvere in un unica soluzione. La Regione e la direzione sanitaria destini da subito risorse economiche importanti ad Orvieto e ridia più dignità agli orvietani. Orvieto merita, Orvieto vuole essere degna di una sanità funzionale e funzionante. L’amministrazione locale si faccia carico subito di fare pressioni sulla regione affinché questo avvenga altrimenti li invitiamo vivamente a dimettersi, subito”.