ORVIETO – Predisporre le ore di assistenza scolastica per il minore. Una linea di principio ribadita, nei confronti del Comune di Orvieto, dalla recente sentenza emessa dal giudice della Sezione civile del Tribunale di Terni che si è espressa sul provvedimento impugnato dai genitori di un ragazzo a cui, come previsto dal Pei (Piano educativo individualizzato), erano state assegnate per l’anno scolastico 2016-2017, “22 ore di sostegno e 11 ore di assistenza scolastica”.
I genitori del ragazzo, attestata la risposta del Comune di assegnare solo 9 ore di assistenza a causa della mancanza dei fondi, si sono rivolti al giudice che gli ha dato ragione poiché l’alunno era stato messo in una posizione di svantaggio rispetto ai suoi compagni.
Una notizia, questa, che ha sollevato un vero e proprio “casus belli” poiché era stato lo stesso consigliere Tiziano Rosati che recentemente aveva dato notizia, tramite il proprio profilo facebook, proprio dell’aumento delle ore per l’assistenza scolastica. A cercare di fare un po di chiarezza su come si sono svolti i fatti è l’assessore alle politiche sociali Cristina Croce:
“con nota di protocollo n. 23970 del 08.07.2016 i genitori dell’alunno in questione chiedevano al Comune di Orvieto l’aumento delle ore di assistenza scolastica per l’autonomia e la comunicazione in favore del loro figlio per l’anno scolastico 2016/2017.
Con lettera protocollata n. 26487 del 29.07.2017 veniva risposto alla famiglia che il Comune di Orvieto, in ottemperanza alla normativa citata nella suddetta richiesta, partecipa al percorso educativo tramite attività di supporto fornendo educatori che coadiuvano la specialistica attività dell’insegnante di sostegno e che nell’anno scolastico 2015/2016 tale attività è stata estesa anche agli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado e quelli frequentanti la scuola dell’infanzia.
Nella stessa nota veniva precisato che, per l’anno scolastico 2016/2017 veniva previsto un ulteriore aumento delle ore per gli alunni disabili in situazione di gravità seguiti in assistenza scolastica; l’obiettivo primario dell’Amministrazione è sempre stato quello di garantire a tutti gli aventi diritto l’accesso al servizio, tenendo conto delle risorse complessivamente disponibili, e che il probabile aumento delle ore sarebbe derivato dall’accesso alle risorse del Fondo Sociale Europeo a partire dall’anno 2017. Attualmente, infatti, usufruiscono del servizio di assistenza scolastica 43 alunni di età compresa fra i 3 e 20 anni che frequentano gli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio della Zona Sociale n. 12.
A seguito del ricorso presentato dalla famiglia dell’alunno, il Tribunale di Terni in data 13.12.2016, accogliendolo in toto, emetteva sentenza per la concessione delle ore integrative allo stesso e pertanto l’Ente comunicava alla famiglia il potenziamento del servizio di assistenza scolastica che passava da 9 a 11 ore settimanali ribadendo che questa Amministrazione aveva già manifestato la possibilità e l’intenzione di incrementare il servizio a partire dal nuovo anno. A conferma di ciò, e a seguito dell’incremento dei Fondi a disposizione per il servizio citato, si precisa che dell’aumento delle ore di assistenza scolastica hanno beneficiato altri alunni disabili in condizioni di gravità.”
Anche Tiziano Rosati, visto il dibattito e le polemiche suscitate dal suo intervento su FB, sempre sul social ha tenuto a chiarire la vicenda. Riportiamo il suo post:
“Qualche giorno fa ho scritto un post sul potenziamento dell’assistenza scolastica, da quel post seguirono articoli online e telefonate varie.
Ho parlato con assessore, con Roberta Tardani e soprattutto con la famiglia che ha chiamato in causa il Comune.
Ho cercato di raccogliere tutti i documenti necessari (la determina di Giunta, la sentenza del 13 Dicembre etc) per avere il maggior numero di informazioni.
Chi mi conosce sa benissimo, compreso Roberta, che in questi giorni ho cercato di trovare la verità e ho raccontato le “stranezze” di questa storia un po a tutti.
Sapevo anche che la famiglia avrebbe contatto le redazioni per raccontare l’accaduto ma ho preferito aspettare prima di scrivere qualcos’altro.
Quando ho saputo di tutte le dietrologie, della causa, etc. ho capito perchè non era stata una notizia diffusa dall’amministrazione e dal sistema, era evidente che c’era qualcosa che doveva essere chiarito meglio.
Tuttavia, con le carte in mano, posso dire che esiste una deteremina di Giunta Regionale dove vengono suddivisi dei fondi regionali fra tutti i comuni della Regione per il potenziamento dell’assistenza scolastica. Orvieto ed il suo comprensorio ricevono (21000 euro).
E’ altrettanto vero però che, qualche giorno prima della determina, il comune ha perso una causa e dovrà risarcire la famiglia per 5000 eurononchè dovrà garantire le ore in più per l’assistenza scolastica.
Ps: la famiglia interessata chiedeva il potenziamento delle ore anche quando c’era come vice sindaco Roberta Tardani che ora grida allo scandalo per la condanna del Comune di Orvieto.
Su questi argomenti sarebbe opportuno evitare di creare polemiche perchè ci sono famiglie che lottano quotidianamente per diritti e servizi che spesso non vengono garantiti o che non sono idonei alle esigenze delle famiglie.
Poi esiste l’ufficio di cittadinanza che gestisce servizi, alcuni li fa chiudere (casa famiglia), o per altri finiamo chiamati in causa come per l’assistenza scolastica”.