di Fabrizio Trequattrini – “CAMBIAMENTO PROGRESSIVO”
Saggezza della letteratura russa del secolo scorso, conoscenza del popolo o abitudine al vizio del potere ? Si è celebrato un referendum confermativo su materie costituzionali, si sono contraddetti tutti i principi basilari nell’approccio parlamentare alle riforme costituzionali, spingendo il Popolo ad esprimersi sulle modifiche presentate dal Governo, ma, in realtà, con la spasmodica ricerca di un plebiscito sul Premier per rafforzare i suoi poteri fuori e dentro al suo Partito, il Partito Democratico.
“Renzi ha sbagliato, ma la minoranza interna del PD lo ha aiutato a sbagliare “
Si, Renzi ha sbagliato……. ed ha fatto tutto da solo, nemmeno la coesione più totale del Partito del quale è segretario lo avrebbe salvato e quella minoranza interna, inascoltata prima e criminalizzata dopo, può vantarsi soltanto di aver evitato o limitato la catastrofe politica interna, sempre che il segretario ed il suo entourage ammettano la cattiva gestione del Partito, la mancanza di dialogo interno ed un esagerato delirio di onnipotenza che ha colpito gran parte del gruppo dirigente, stretto intorno al Premier-Segretario.
Ma non sarà così!
O almeno non sembrerebbe questa la strada intrapresa nei giorni successivi all’esito referendario.
Anzi, si lega il destino dell’uomo a quello del suo governo, in danno al Paese ed al Partito democratico, cercando strategie che mirano soltanto alla conservazione del potere, come se non esistesse un domani per i propri destini politici in spregio di quella difesa del “bene comune”sancito nell’Atto Fondativo del partito stesso .
Nulla, quindi, cambia !
Il vizio di forma propagatosi come una epidemia a tutti i livelli del Partito, ha portato la prima grande sconfitta politica di questa visione pseudo-riformista ma quella “minoranza” tanto bistrattata ne aveva, più volte, denunciato un realistico avverarsi impegnandosi nella correzione delle strategie.
Ad Orvieto, come nel Paese, stesso copione, stesse sconfitte….. in tre anni di “nuovo” corso il segretario Scopetti non ne ha indovinata una, ha perso le primarie per l’individuazione del candidato Sindaco alle Amministrative del 2014, non ha coalizzato il Partito sul voto per l’elezione del Sindaco Germani rischiando di perdere nuovamente il Governo cittadino, non è riuscito a rieleggere il candidato locale Galanello alle Regionali 2015 ( supportato soltanto da quella tanto famigerata “minoranza” interna) ed ora, la sconfitta referendaria che, siamo sicuri, cercherà di sminuire sotto il profilo politico poiché il territorio ha riportato percentuali più tranquillizzanti rispetto al resto d’ Italia.
Quella “minoranza” ha tentato, in questi anni, di suggerire politiche più consone al territorio, ha supportato il Sindaco nella sua azione di governo, richiesto più volte un dialogo all’interno dei gruppi dirigenti fino ad uscirne poiché inascoltata.
Il segretario ha risposto con surroghe e sostituzioni, ha riempito gli spazi lasciati dai “dissidenti”ed ha potuto, così, promulgare il suo verbo senza opposizione e con questo nuovo “parterre” di consensi ha cominciato ad incalzare il Sindaco per un rimpasto della sua Giunta atto ad acquisire potere Amministrativo ed a scomunicare le scelte fin li fatte dal primo Cittadino.
Non era questa la strada che avremmo suggerito, non lo è in questo momento storico e, forse, non può esserlo mai ………. i risultati politici sono evidenti.
La sordità mal celata nei confronti di istanze politiche differenti, il liquidare i propri deficit di comprensione della società che si intende “educare”, uniti ad un disprezzo per le posizioni diverse dal linguaggio politico del Capo e all’indifferenza ai bisogni della popolazione che chiede, sofferente, rimedi sociali e di equità, stanno portando questo Partito alla deriva, senza un nocchiero di valide e riconosciute qualità.
Lo avevamo detto…..si sta verificando……..ma per Scopetti e Renzi siamo soltanto dei “Gufi “!