Il direttore di cittaslow, Pier Giorgio Oliveti, è stato invitato dal governo tedesco a portare l’esperienza delle cittaslow internazionali e di Orvieto al Congresso di Berlino svoltosi nei giorni scorsi al Berlin Congress Hall.
La riunione prepara l’Anno Europeo del Patrimonio culturale nelle città europee 2018. “E’ di grande importanza – ha spiegato Oliveti – che Ministeri esteri si interessino alla metodologia di conservazione e sviluppo delle Cittaslow, metà nudge (=fare le cose passo passo), metà participatory (=con la necessaria partecipazione attiva di tutti i cittadini e le parti economiche e sociali). Anche la cultura slow è essenzialmente “economia” , capace di autoriprodursi e costruire futuro per le stesse comunità che la esprimono. Orvieto non solo con la storia millenaria che esprime ma anche con attività concrete come ad esempio l’artigianato, è un esempio di microeconomia resiliente rispettosa di una “stratificazione storica” ineguagliabile : ora tocca modernizzare l’approccio e internazionalizzare le visioni di progresso”.
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