ORVIETO – La data cerchiata di rosso è quella del 17 dicembre dalle 16 alle 20 e l’appuntamento è con “Stradabilia” (prove tecniche per un festival di arte di strada). E’ questo il nome scelto per l’evento nato dalla mente del “One man band” Alessandro Terzo in collaborazione con l’associazione culturale di Celleno Circo Verde e sostenuto da alcuni esercizi commerciali del centro storico, in parallelo con l’inaugurazione del Centro commerciale naturale promossa da Orvieto Per Tutti. Di cosa si tratta? Una sorta di anteprima in vista, si spera, di un vero e proprio festival degli artisti di strada in veste estiva.
La città di Orvieto riscoprirà così una delle forme culturali più antiche, tanto che, come la storia narra, nel quindicesimo secolo, fu l’orvietano Girolamo Ferrante, a portare per le strade di Parigi l’Orvietan teatro, facendo conoscere l’arte dei saltimbanchi in tutta Europa e diventando tanto famoso da affascinare lo stesso Molière. “Sono anni che ad Orvieto non si fa più il festival degli artisti di strada – spiega Alessandro, eclettico musicista in grado di suonare contemporaneamente più strumenti – e dopo tre anni di impegno sono riuscito a portare sulla Rupe una giornata dedicata alla magia, al divertimento di grandi e piccoli e all’allegra spiensieratezza di questa straordinaria forma d’arte. La mia speranza è che questa giornata sia solo l’anteprima per un vero e proprio festival in versione estiva. Ci impegneremo per raggiungere questo obiettivo e speriamo di avere la collaborazione, non solo della gente, ma soprattutto delle istituzioni”.
Più o meno sarà stato il 2009 l’ultimo anno in cui Orvieto ha potuto assaporare la magia e la straordinaria leggerezza degli artisti di strada. Il festival, non a caso, si chiamava “Le vie della fantasia” e a portarlo per le pittoresche viuzze della Rupe era stato Andrea Antoniella, in arte il Mago Lapone. Una città, quella di Orvieto, che già per sua stessa conformazione, è magica, surreale quasi fiabesca ma che, con menestrelli, giullari, saltimbanchi, clown, mangiafuoco, funamboli, mimi, musicisti in costume a seguito, sembrava immersa in un’ampolla di sacra spensieratezza che tanto piaceva alla gente, ai bambini, ai sognatori. Ma non a tutti. Tanto che, da allora, il festival di strada, a Orvieto, è rimasto solo nel rullo delle notizie archiviate. Quest’anno però sotto l’albero di abete gli orvietani potranno riassaporare quella magia, abbandonarsi all’immaginazione percorrendo le vie di una città surreale. E allora, ch la magia ci avvolga …
(In foto l’artista Simone Romanò)