CASTEL VISCARDO – Nel cartellone di eventi che il Comune di Castel Viscardo insieme alle Associazioni del paese come ogni anno propongono per le festività natalizie, una menzione speciale merita l’inaugurazione di un particolare presepe realizzato dal Prof. Donato Catamo. E’ realizzato con tecnica ad olio su 10 tavole dalle misure di cm. 80×400 ognuna.
Il dipinto verrà scoperto durante una cerimonia sabato 10 dicembre alle 18.30 in Piazza 4 Novembre. Saranno presenti il sindaco del Comune di Castel Viscardo Daniele Longaroni, il presidente del capitolo dell’Opera del Duomo don Stefano Puri, la professoressa Francesca Vincenti e l’autore, il professor Donato Catamo.
DESCRIZIONE DEL PRESEPE:
1° TAVOLA: Rispetto alla tradizione sono presenti il bue, l’asinello, San Giuseppe, Maria e Gesù. San Giuseppe è molto pensieroso, preoccupato della crescita di un bambino di origine divina, in qunato concepito per opera dello Spirito Santo. La Madonna, che ha uno sguardo orientato verso lontani lidi, è invece talmente preoccupata che sembra preannunciare il dramma del figlio che avrà luogo 33 anni più tardi al fine di salvare l’umanità dal peccato originale e da tanti altri peccati. GRANDE OPERA DI MISERICORDIA
2° TAVOLA: Sono rappresentati S.Anna e S.Gioacchino, con sullo sfondo un tipico paesaggio mediorientale. Gioacchino è più sereno, accettando molto probabilmente il destino, mentre Anna è preoccupata ed ha lo sguardo fisso verso la Sacra Famiglia. Perchè?
3° TAVOLA: Alcuni popolani un po’ curiosi e un po’ meravigliati ed un umile e sommesso ma numeroso gregge di pecore si avviano verso il luogo dove è nato Gesù.
4° TAVOLA: La più moderna. Molto interessante questo dipinto che vede un angelo che guida i cd Magi rappresentati sulla 5° tavola e veglia sui migranti e soprattutto sul navicellaio del Mediterraneo (traghettatore, Caronte di turno), affinchè Egli non maltratti coloro che provano a fugire dalla guerra, dalla fame e, purtroppo, dalla morte. Lo scafista ha le sembianze di quel Satana, che era Pantaleone, presidente della facoltà di Arti Visive c/o l’abbazia di San Nicola di Casasole alla porte di Otranto ha realizzato nel 1165 con i suoi allievi cattolici, islamici, ebreo-talmidici ed ortodossi sul pavimento musivo della Cattedrale di Otranto stessa e che Dante ha ben descritto nell’Inferno della Divina Commedia o, meglio, umana. E’ questo un esempio di integrazione razziale risalente ad Ottocentocinquanta anni orsono.
5° TAVOLA: Una stella cometa seguì l’Angelo della 4° tavola e guida i Magi verso il Re dei Re, al quale gli stessi, piuttosto ammirati, rendono omaggio con dei preziosi doni e si inchinano a lui in rispetto della sua volontà e del Padre suo celeste. E’ forse questo un esempio di Misericordia?
6° TAVOLA: Rappresenta la visita di quella parte di società che oggi chiamiamo Borghesia a Gesù Bambino appena nato, sì perchè, anche gli appartenenti a tale classe sociale sono peccatori ed hanno il dovere non soltanto di pentirsi ma anche di operare nell’ambito della Misericordia, specialmente nei confronti di coloro che seguono sulla tavola successiva.
7° TAVOLA: Si, ci sono anche gli Ultimi ! Beati gli ultimi se i primi saranno onesti! Ma l’onestà è di questo mondo? Speriamo che i corrotti ed i corruttori compiano opera di Misericordia nei confronti egli ultimi, degli umili, dei modesti e soprattutto di bisognosi.
8°/9°/10° TAVOLA: Queste tre sono le ultime realizzate in ordine di tempo (a.d. 2016) e faranno riferimento ai centri maggiori del Comune: Castel Viscardo, Monterubiaglio e Viceno. Tra i cittadini sono messi in evidenza politici-amministratori, religiosi, artigiani ed imprenditori e rappresentano la “committenza senza portafogli” sperando che lo ritrovino in tempo utile per qualche opera di Misericordia. Ahi Francesco!
La Misericordia appartiene agli uomini, cristiani e non.