ORVIETO – “The perspective of Classical Archaeology V” è il titolo della due giorni che si svolgerà a Praga, presso la sede dell’Istituto di Archeologia Classica della Charles University, giovedì 1° dicembre e che vedrà protagonisti l’archeologo orvietano, il dott.Claudio Bizzarri e il dott. Lorenzo Benini del trust di scopo Sostratos che finanzia glis cavi del Crocifisso del Tufo.
L’appuntamento di Praga riunisce esperti del settore per fare il punto sul contributo che la ricerca archeologica può fornire a più livelli.
“L’intervento del gruppo che opera ad Orvieto – spiega Bizzarri – vuole affrontare un problema di ampio respiro, connesso con la proprietà intellettuale e fisica del Bene Culturale e del ruolo che la disciplina classica ha anche nei confronti del cittadino “Who are the owners of our Cultural Heritage and what can Classical Archaeology do to serve the citizens?”.
L’illustrazione del progetto Crocifisso del Tufo ben si colloca in questo panorama con il suo approccio innovativo che vuole premiare non solo la ricerca in senso stretto ma permettere a chiunque sia interessato di comprendere da vicino, toccando con mano, quella che viene definita la supply chain dell’archeologia: dallo scavo all’inventariazione, dal restauro allo studio scientifico e alla eventuale musealizzazione. Di recente sono infatti stati esposti al Museo Archeologico Nazionale, con inconsueta celerità, i pezzi provenienti dal corredo di una tomba scavata nel 2015 e nelle sale comunali, per tre giorni, sono stati presentati alcuni oggetti di pregio provenienti addirittura dalla campagna 2016 (Etruschi d’oro). “La risposta al quesito posto nel titolo del contributo (“di chi è il nostro patrimonio culturale?”) – rimarca Bizzarri – è proprio nell’enunciazione stessa: è nostro, di tutti”.
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