Da Partito Comunista
“Il Partito Comunista Italiano, in prima linea da tempo ormai a combattere per sostenere le questioni ambientali e quelle legate alla salute in Umbria, rispedisce al mittente, governo Renzi e quello regionale della presidente Marini, l’ormai reale pericolo di un ulteriore inceneritore in Umbria.
Una regione esausta da un abuso dell’utilizzo del suolo e del sottosuolo che spesso è sfociato in ripercussioni sulla salute pubblica, vedi Pietramelina, le ceneri di Fabro, l’ormai cronica conca ternana, la discarica di Pietrafitta, interdittive antimafia, discarica Le Crete di Orvieto, mercurio fortemente oltre le soglie consentite nel fiume Paglia.
Crediamo proprio che può bastare. Siamo in piena emergenza ambientale e la Regione, di tutto punto, sembra dormire su questo problema che sta preoccupando seriamente la popolazione. Chiediamo che venga da subito programmata una bonifica delle aree coinvolte ed interessante da tanto inquinamento. Chiediamo che vengano protocollati screening per la popolazione, chiediamo anche che da subito i fondi destinati al nuovo inceneritore vengano dirottati adeguamenti antisismici di scuole e ospedali e strutture private nelle aree altamente sismiche della nostra regione, dato che anche questo è un problema veramente grandissimo.
Sabato 24 e domenica 25 settembre, inoltre, si è ricostituita a Roma la FGCI nazionale e con essa è ripartita l’azione sui territori. Sul suolo umbro si sta ricostituendo con entusiasmo il gruppo dei giovani che sarà l’avanguardia dell’azione, politica e sociale del PCI”.
Il 24 e il 25 settembre si è ricostituita a Roma la FGCI Nazionale e con essa è ripartita l’azione sui territori.
Sul suolo Umbro si sta ricostituendo con entusiasmo il gruppo dei giovani che sarà l’avanguardia dell’azione, politica e sociale del PCI tutto.
Numerose battaglie ci vedono attualmente impegnati, una su tutti quella lanciata con lo sciopero del 21/10 “Lavorare meno per lavorare tutti”
1)Abolizione dei Voucher
2)Aumento delle tutele per maternità e paternità
3)Lotta senza quartiere al caporalato
4)Intervento diretto dello stato volto a ricostruire una economia statale forte
5)Sicurezza sul posto di lavoro con la piena applicazione del dlgs. 81/2008
6)Riduzione età pensionabile a 60 anni con ulteriore riduzione di 5 anni per i lavori usuranti
7)Promuovere la solidarietà tra i lavoratori applicando la legge 300/1970
8)Orario di lavoro ridotto a 35 ore
9)Rafforzamento degli uffici per l’impiego e rafforzamento della medicina sul lavoro
Altra campagna è quella legata al “No alla buona scuola”
1)No ai presidi manager
2)No allo sfruttamento del lavoro dei giovani maturandi
3)Edilizia scolastica volta alla messa in sicurezza
4)No al caro libri l’istruzione deve essere pubblica e di qualità
5)No alle sovvenzioni alle scuole private, tali fondi vanno spesi per il potenziamento delle strutture pubbliche e per permettere alle famiglie meno abbienti la possibilità di istruire i propri figli
Investire sui giovani è investire sul futuro delh nostro paese. Come giovani combatteremo per riprenderci i diritti persi necessari più che mai ora per un futuro che sia degno del nome.