ORVIETO – Affinché il documento conclusivo della commissione temporanea di studio sulle criticità sanitarie, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, non rimanga lettera morta. Affinché la Regione e tutto il territorio inizino una volta per tutte ad occuparsi anche della sanità orvietana, venerdì mattina il capogruppo regionale di Forza Italia Raffaele Nevi, il vicepresidente della terza commissione consiliare Sergio De Vincenzi e i consiglieri comunali Roberta Tardani e Roberto Meffi, hanno incontrato i vertici del Santa Maria della Stella e Cittadinanzattiva per capire realmente le criticità dell’ospedale orvietano cercando quindi una linea d’azione comune per superarle. “Nonostante, a seguito del documento prodotto dalla Commissione, la Asl abbia iniziato ad intervenire su alcuni punti – ha spiegato Nevi – persistono ancora gravi carenze che vanno dalla stessa organizzazione del presidio, la necessità di mettere a punto ancora molti reparti come la cardiologia, rianimazione, diagnostica e molto altro. Noi vorremo dare voce a questo territorio perché di Orvieto si parla davvero molto poco. Faccio un appello al sindaco – ha continuato Nevi – per essere più presente nel dibattito regionale soprattutto nei primi mesi del prossimo anno quando si presenterà il nuovo piano sanitario regionale”.
A questo punto, l’iter tracciato da Nevi prevede di raccogliere, da parte degli operatori tutte le priorità su cui occorre mettere mano per poi agire. “Porteremo avanti il tema delle infrastrutture – ha rimarcato Nevi – perché la buona sanità si fa anche con buone infrastrutture per mettere a rete gli ospedali. Raccoglieremo le istanze che giungeranno ai rappresentanti locali e crediamo sia giunto il mento di organizzare la medicina sul territorio”. Quindi, in questo contesto, occorrerà capire quale sarà la localizzazione di casa della salute.
Si è parlato anche dei rapporti con gli altri ospedali. “Tra le priorità – ha aggiunto De Vincenzi – c’è l’accordo con Viterbo per eliporto. E poi ci sono problemi come una struttura edile non completamente messa a regime, problemi di organizzazione degli stessi spazi riadattati ad alcuni servizi ma che creano problemi. Le cose evidenziate sono tante e sono tutti aspetti da non sottovalutare ma che anche in virtù con la convezione del Lazio, potrebbero essere in parte sanati. In terza commissione su questi argomenti apriremo un dibattito. Presto fisseremo audizione con medici e sanitari”.
“Il nostro – ha aggiunto Tardani – vuole essere un invito a parlare di Orvieto. Come commissione di studio abbiamo cercato di aprire un varco su un argomento che viene sottaciuto per una decisione politica. E’ stato triste constatare come il nostro documento di denuncia e di proposta che doveva prevedere incontri, è rimasto lettera morta. Lo dico con rammarico perché pensavamo si fosse aperta una strada positiva per parlare di questo argomento con serietà. Questa settimana ci sono stati incontri sul tema a cui non siamo stati invitati. In consiglio comunale – ha annunciato – apriremo comunque la discussione sugli immobili del comune ad oggi inutilizzati. La casa della salute in primis. Non possiamo più sottacere i problemi evidenziati da più parti. Ringrazio i consiglieri regionali che chiederanno la richiesta di sopralluogo della commissione qui ad Orvieto perché è importante che la regione faccia delle scelte e ci dica quale è il futuro dello ospedale di Orvieto”. “Da oggi inizia un ragionamento serio per il nostro ospedale” – ha concluso Meffi.