FABRO – Centrale a biomasse di Fabro, Terra Rossa impugna la sentenza del Tar e si rivolge al Consiglio di Stato. Dopo Castel Viscardo per il cui analogo caso il tribunale amministrativo regionale ha bocciato la delibera comunale che aveva revocato la concessione alla società Venco srl autorizzandone di fatto la realizzazione, anche a Fabro si aprono nuovi scenari per la realizzazione dell’impianto.
L’azienda Terra Rossa, infatti, ha impugnato la sentenza 333 del 7 aprile con cui il Tar ne respingeva le istanze e si rivolge al consiglio di Stato.
“È evidente – ha commentato il Cominato No centrale Biomasse a Fabro – che se la popolazione fosse compatta contro la centrale non ci sarebbe partita per l’azienda. Ma se sono i soliti quattro gatti a difendere il territorio, abbiamo già perso. Il Comitato No Centrale ha già fatto l’impossibile, assumendosi parecchi rischi. Ora non basta più.
Del resto se i cittadini non aprono bocca, forse la vogliono ‘sta benedetta centrale. Per loro e per i propri figli. Quindi si accomodino pure i signori dell’energia “verde”. Questo è il posto giusto. Buona centrale a tutti”. Il sindaco Maurizio Terzino, dalla sua, ha annunciato che darà battaglia.
“Siamo in attesa che controparte provveda al deposito presso la cancelleria del Consiglio di Stato. Confidando come sempre nella giustizia, ci difenderemo come abbiamo fatto finora” ha detto.
Come si ricorderà, era l’aprile del 2015 quando dopo non poche polemiche, il sindaco Maurizio Terzino decise di revocare la Procedura Abilitativa Semplificata esprimendo la contrarietà alla realizzazione della centrale come chiedevano i comitati e cittadini. Dopo un anno (ad aprile scorso appunto) e in seguito al ricorso al Tar della società che aveva presentato il progetto era arrivata la sentenza che ne respingeva le istanze. Una storia, questa, per certi versi analoga a quella di Castel Viscardo.