di ufficio stampa Azzurra Ceprini Orvieto
La nona giornata di ritorno si archivia con la trasferta disputata da Azzurra Ceprini sul campo della Meccanica Nova Vigarano.. match conclusosi con la vittoria delle emiliane per 59-55 dopo un tempo supplementare. Partita intensa ed equilibrata, nonostante diversi errori su emntrambi i fronti; la spuntano le ragazze di Coach Savini che conquistano due punti a discapito di un’Azzurra Ceprini che ha messo in campo tutto, gettando il cuore oltre l’ostacolo e alcune decisioni arbitrali parse molto discutibili. Ora, a tre giornate dalla fine della stagione regolare, serve ripartire subito con determinazione, preparando al meglio la gara casalinga di domenica prossima contro Napoli. MASSIMO ROMANO: “Questa è una sconfitta che brucia; nel terzo quarto avevamo rimesso in piedi e riaperto in maniera importante questo match. Abbiamo pagato i troppi rimbalzi in attacco da parte loro; non siamo riusciti a fare il nostro gioco, soprattutto in fase offensiva.. sbagliando tiri facilissimi in situazioni importanti (vedi nel supplementare), risultando piuttosto “confusionari”. Se facciamo il 63% ai liberi, il 6% da tre e 25 palle perse non puoi pensare di vincere. L’attacco è stata la chiave di lettura di questa sconfitta; siamo andati meglio, invece, in difesa dove abbiamo tenuto maggiormente.. tranne nelle situazioni di rimbalzo offensivo. Peccato per l’arbitraggio che, indubbiamente, ci ha penalizzato: tanti, troppi falli di contatto non fischiati e poi due volte i tre secondi. Detto ciò, andiamo oltre: abbiamo perso e ci prendiamo le nostre responsabilità, non ci possono e non ci devono essere attenuanti.. punto e basta. Ora rimangono tre partite alla fine della stagione regolare ed è superfluo dire che “sputeremo sangue” per raggiungere il nostro obiettivo salvezza, senza se e senza ma e continuando a lavorare sodo.. credendoci e non mollando di un solo millimetro”. ANTONIO AMATULLI: “Il “cuore” e la “fame” di Vigarano hanno avuto la meglio dopo un tempo supplementare, su un Orvieto che mi è parso stranamente ed inspiegabilmente poco determinato e tanto discontinuo. Eppure sarebbe bastato poco per avere la meglio sul team emiliano, che ha palesato tutti i suoi limiti soprattutto nei momenti in cui le nostre hanno perso quel velo di sufficienza e hanno giocato come sanno, possono e dovrebbero.. sempre. Non si spiegherebbero i 18 rimbalzi offensivi concessi alla squadra di coach Savini, di cui 9 solo nel primo quarto, concluso sotto di 5. Poi secondo quarto equilibrato e, finalmente, una buona terza frazione che ha capovolto l’inerzia della gara a nostro favore (38-44) e che sembrava preludere ad una confortevole vittoria. Invece è subentrato il “braccino” sui tiri liberi, si è continuato a “spadellare” da 3 (1/17 alla fine), si sono perse palle banali e molteplici occasioni.. aggiungendo a tutto questo la voglia di vincere delle avversarie, ecco che la sconfitta è servita. Taryn Wicijowski e Azzurra Gaglio le uniche a salvarsi nel grigiore generale. Parafrasando il tennis, non è stato sfruttato il primo match ball a disposizione.. domenica prossima, contro Napoli al PalaPorano, il secondo.. forse l’ultimo, considerando le avversarie delle restanti partite (Venezia e Schio in trasferta), per sancire una permanenza e una partecipazione ai play off senza dover pensare ai risultati delle avversarie”. e.f.