Aumentano i collaboratori e aumentano le pagine della nostra rivista. Continua la piccola avventura di gente che ama giocare con la propria immaginazione e con quella degli altri. Non sappiamo cosa frulli nel capo ai nostri collaboratori; non abbiamo la voglia e gli strumenti per misurare il livello dalla loro autostima, per analizzare i loro sogni e per cogliere le loro speranze, le loro illusioni e le loro disillusioni. Né tantomeno osiamo arrogarci la competenza per analisi estetiche e valutazioni di efficacia degli scritti che ci regalano. Abbiamo però abbastanza cuore per invitarli, accoglierli e rispettarli con la speranza che gradiscano la nostra compagnia. Quindi i nostri collaboratori sono graditissimi ospiti ai quali chiediamo soltanto di accettare qualche consiglio per l’armonia ortografica della rivista e di evitare la scurrilità e la pornografia, non per puritanesimo, ma perché la rivista va nelle mani di gente di ogni età e di ogni condizione, compresi i bambini e le monache di clausura.
L’UniTre celebra Guglielmo Marconi
L’Auditorium “Gioacchino Messina” di Orvieto, sede della Fondazione CRO (presso Palazzo Coelli in Piazza Febei 3), ospiterà alle...