di Dante Freddi
Tra qualche giorno si riunirà il Consiglio di amministrazione del Consorzio Crescendo e il liquidatore presenterà il bilancio.
Secondo uno studio benevolo di Repubblica pubblicato ad agosto scorso, il Consorzio Crescendo è tra le peggiori partecipate del Paese, con 1,34 milioni di perdita.
La situazione potrebbe essere però ben peggiore di quella denunciata da Repubblica e il liquidatore potrebbe presentare al Consiglio di amministrazione un conto in perdita, tra patrimonio e debiti, di almeno 3milioni di euro, che dovranno essere pagati dai soci membri.
Saranno problemi enormi per tutti i comuni coinvolti, ancora maggiori per il Comune di Orvieto, che potrebbe doversi assumere un debito di almeno 700mila euro.
Il Consorzio Crescendo è un ente pubblico economico ed è stato posto in liquidazione il 19 dicembre del 2013. Era stato costituito nel 1999 per “promuovere, nell’ambito del comprensorio degli enti territoriali partecipanti, le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività.
Al di là di giudizi politici sull’efficienza della gestione, certamente il Consorzio è incappato nella peggiore crisi produttiva degli ultimi decenni e tutte le prospettive di sviluppo ipotizzate dai comuni soci si sono infrante di fronte ad una crisi che non rallenta.
Ma il primato di avere fatto peggio di altri rimane e non contribuisce a elevare il giudizio nei confronti della nostra classe dirigente.