La decisione di obbligare i cittadini non residenti a pagare il biglietto di € 2 per visitare sia il Museo Civico che quello Diocesano durante la recente Festa Contadina ed Artigiana indispettisce i consiglieri della lista civica di minoranza Franco Ferri, Alessandro Brenci, Aldo Bedini, Sergio Iacoponi che in questi giorni hanno inviato le proprie rimostranze al sindaco Alberto Bambini tramite nota informativa. “Visto che i residenti non avevano obbligo alcuno”, sottolineano, “è facilmente immaginabile la difficoltà in cui si sono venuti a trovare tutti quegli aquesiani che si sono recati nelle strutture culturali assieme ad amici, invitati a trascorrere una lieta serata. Ma tale determinazione, oltre ad essere di scarso buon gusto e pessimo segno di ospitalità, non era assolutamente rispettosa di quanto deciso dalla Giunta Comunale con Deliberazione N° 79 del 4 Giugno 2014, ove testualmente viene sancito : “Servizio Museo del Fiore e Museo Civico Diocesano: biglietto d’ingresso intero (oltre i 14 e fino ai 65 anni) € tre; biglietto ingresso ridotto (oltre i 65 anni, oltre i 6 e fino ai 14 anni, residenti nel Comune di Acquapendente, € 2”. Da quanto sopra emerge che, mentre i non residenti dovevano pagare il biglietto intero, i cittadini residenti avevano solo, e giustamente, diritto al biglietto ridotto. Ben diversa, infatti, sarebbe stata la situazione all’ingresso dove tutti dovevano pagare, seppure con modesto distinguo. Chiediamo, pertanto, di conoscere chi si è assunto e con quale provvedimento la responsabilità della determinazione sopra descritta e non condivisa, emanata in deroga alla formale determinazione delle tariffe disposte dalla Giunta, che potrebbe configurare anche gli estremi di un parziale danno erariale”.