Il capogruppo di Fratelli d’Italia-AN, Andrea Sacripanti, ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Orvieto affinché il Comune aderisca al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. Già alcuni giorni fa sulla questione era intervenuto anche il sindaco Germani, assicurando la volontà sua e della sua Amministrazione a intraprendere iniziative contro il gioco d’azzardo. L’occasione era stata la diffusa preoccupazione per l’apertura di una nuova sala giochi a Orvieto scalo. A piè di pagina il “Manifesto” a cui Sacripanti chiede di aderire.
Oggetto: adesione del Comune di Orvieto al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”
Premesso che:
– il gioco d’azzardo è ormai diventato la terza industria italiana e rappresenta, con quasi 100 miliardi di fatturato, il 4% del PIL nazionale.
– Tale situazione ha un incidenza devastante sulle famiglie italiane sia per gli effetti economici, il 12% delle loro spese viene “bruciato” nel gioco, che per le conseguenze avverse in termini di salute mentale e di implicazioni sociali:
a) il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa del futuro, altera i presupposti morali e sociali degli individui sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sulle capacità. Ciò mette a repentaglio le relazioni sociali, disgregando i rapporti familiari, inghiottendo le risorse economiche e riducendo le famiglie alla disperazione;
b) la ludopatia ha ormai raggiunto costi generali e personali altissimi. Lo Stato impiega 5/6 miliardi di euro necessari per curare i dipendenti dal gioco d’azzardo patologico, visto che in Italia vi sono 15 milioni di giocatori abituali, due milioni a rischio patologico e circa 800 mila giocatori già patologici;
c) in molti casi, intorno ai luoghi del gioco d’azzardo si alimenta e prolifera la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, ma anche la criminalità organizzata, per il contrasto delle quali, anche in questo caso, lo Stato spende ingenti risorse economiche.
– E’ bene sottolineare come la dipendenza dal gioco sia negli ultimi anni fortemente accresciuta dai nuovi giochi a risposta immediata e che la crisi economica è un moltiplicatore di questo fenomeno in quanto induce molte famiglie già in difficoltà ad impoverirsi ulteriormente tentando la fortuna per disperazione.
– Il fenomeno in questione riguarda, ormai, anche il territorio orvietano dove sono presenti, in numero sempre più crescente, bar, locali, pubblici e privati, ed esercizi commerciali all’interno dei quali è usuale trovare slot machine e dove spesso e volentieri persone di ogni genere, principalmente pensionati e studenti, passano intere giornate, o nottate, a sprecare i propri risparmi.
Tutto ciò premesso e considerato, altresì, che il gioco d’azzardo lecito è materia statale e che, pertanto, i Sindaci non hanno alcun potere regolativo, ispettivo, autorizzativo, il Consiglio comunale impegna il Sindaco ad aderire, come Comune di Orvieto, al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie e a sostenere tutte le istanze in esso contenute.
Per effetto dell’adesione al citato Manifesto, il cui testo si allega in copia alla presente, il Consiglio comunale impegna, altresì, il Sindaco di Orvieto a:
– promuovere presso il Governo nazionale, il Parlamento ed il Governo regionale tutte le iniziative possibili ed idonee a fare sì che si arrivi all’approvazione di leggi che prevedano forti limitazioni a questo nefasto sistema del gioco d’azzardo;
– intraprendere un percorso informativo sui rischi legati al gioco d’azzardo rivolto, in particolare, ai giovani ed agli anziani;
– predisporre un adeguato sostegno ai progetti di cura e contrasto delle ludopatie collaborando con enti sanitari, associazioni e comunità che cercano di recuperare chi cade nella sindrome del gioco d’azzardo;
– studiare ed attuare forme di disincentivazione dell’utilizzo delle slot machine negli esercizi pubblici presenti sul territorio con eventuali sgravi e piccole agevolazioni volte a favorire e privilegiare quegli esercizi commerciali che, aderendo alla campagna contro il gioco d’azzardo e non possedendo al loro interno slot machine, applicheranno sulle proprie vetrine un adesivo riportante la scritta “No Slot”;
– creare un’apposita pagina sul sito web del Comune di Orvieto che segnalerà gli esercizi commerciali aderenti al progetto;
– contrastare e proibire l’utilizzo delle slot machine e qualsiasi altro apparecchio con vincite in denaro nei circoli privati che spesso vengono trasformati pericolosamente in circoli per il gioco d’azzardo;
– predisporre necessari controlli, di concerto con gli altri soggetti interessati (amministratori, Asl, forze dell’ordine, ed anche gli esercenti stessi), per garantire il rispetto delle azioni intraprese;
– predisporre un regolamento che imponga l’obbligatorietà di sistemi di videosorveglianza nei locali che hanno al loro interno slot machine, con lo scopo di prevenirne l’utilizzo da parte di minorenni e che imponga regole più stringenti in merito al rispetto di orari di apertura e chiusura dei locali e della distanza da luoghi sensibili;
– diramare tale mozione a tutti i Comuni della Provincia di Terni ed alla Regione Umbria affinché analoga sollecitazione sia inviata dagli stessi al Governo centrale.
Il consigliere proponente Andrea Sacripanti
LEGALITÀ È CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO. MANIFESTO DEI SINDACI PER LA LEGALITÀ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO.
I NUMERI E LE CONSEGUENZE DEL GIOCO D’AZZARDO. L’ALLARME DEI SINDACI
100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse
12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del
mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate
15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici
5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico
Sono i numeri del gioco d’azzardo lecito che sta distruggendo le persone, le famiglie, le comunità.
Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro.
Il gioco d’azzardo altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti
Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità
Spesso intorno ai luoghi nel gioco d’azzardo si organizza la criminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, e la grande criminalità organizzata delle mafie
Il gioco d’azzardo lecito è regolato dallo Stato, e i Sindaci non hanno alcun peso regolativo, ispettivo, autorizzativo
AL GIOCO D’AZZARDO I SINDACI NON CI STANNO E REAGISCONO
Chiedono UNA NUOVA LEGGE NAZIONALE, fondata sulla riduzione dell’offerta e contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura;
chiedono inoltre LEGGI REGIONALI in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni sia per la cura dei giocatori patologici sia per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, sia per il sostegno alle azioni degli Enti locali
Chiedono che SIA CONSENTITO IL POTERE DI ORDINANZA DEI SINDACI per definire l’orario di apertura delle sale gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il PARERE PREVENTIVO per l’installazione dei giochi d’azzardo.
I Sindaci si organizzano in RETE consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare l’insediamento di nuove slot-machine e di nuove sale, perché la posizione contraria delle Amministrazioni locali conta di fronte ai concessionari e agli organizzatori del gioco d’azzardo Costruiscono RETI NEI TERRITORI con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto al gioco d’azzardo
Costruiscono RETI SOVRATERRITORIALI nelle ASL e con Prefettura, Questura e Dia per monitorare, prevenire, contrastare il gioco d’azzardo e curare i giocatori patologici
Si impegnano per la FORMAZIONE propria, degli esercenti e dei cittadini, consapevoli del ruolo insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e le conseguenze del gioco d’azzardo, costruire nuovi atteggiamenti e nuove mentalità, recuperare i valori fondanti delle nostre società basati sul lavoro, sull’impegno e sui talenti
Si impegnano a UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo. Ritengono di poter far leva su:
· gli STATUTI, le tavole fondative dell’autonomia locale, elaborati in modo più adeguato alle problematiche da affrontare
· i REGOLAMENTI ( di Polizia locale, del Commercio, della Pubblicità, delle Sale gioco) per disciplinare le funzioni loro attribuite
· le ORDINANZE, costruite su una narrativa dei fenomeni riscontrati dai vari servizi comunali, e basate sulla necessità di proteggere i più deboli e garantire la sicurezza urbana
· i CONTROLLI della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano, ai fini della prevenzione nei confronti della malavita organizzata
· STRUMENTI E MODELLI OPERATIVI INFORMATICI per conoscere sempre meglio il territorio e i fenomeni che vi si manifestano