di ufficio stampa Comune di Acquapendente
Da qualche giorno la stampa ha riportato l’attenzione sul problema sanità. La struttura di Belcolle si trova in forte difficoltà nel garantire una risposta all’utenza del territorio soprattutto in merito al pronto soccorso.
Dall’altra parte la Regione Lazio insiste nel declassare i pronto soccorso esistenti in strutture di primo intervento (vedi tra le altre le recenti vicende di Bracciano e Monterotondo) e nel ridurre i posti letto per acuti.
“Riteniamo che la logica fino ad oggi adottata dalla politica regionale – dichiara il Sindaco di Acquapendente Alberto Bambini – e di conseguenza dall’Azienda Sanitaria non abbia prodotto i risultati auspicati. Le liste di attesa si allungano, la mobilità passiva cresce, i territori si sguarniscono, i costi lievitano e soprattutto i nostri cittadini si trovano sempre più in difficoltà nell’ottenere una risposta ai loro problemi.
La logica di accentrare i servizi sanitari ha prodotto un vuoto nelle periferie e ha reso evidente una inadeguatezza delle strutture centrali. Questo ci impone di chiedere sia alla Regione che all’Azienda di ripensare il modello sanitario fino ad oggi intrapreso, cercando insieme alle Amministrazioni ed ai cittadini di costruire un sistema sanitario degno di tale nome.
Per questo motivo insieme all’On. Alessandra Terrosi e ad altri 14 Comuni del comprensorio abbiamo di nuovo chiesto alla Direzione Aziendale ed alla Regione Lazio di sospendere ogni ulteriore decisione e di trovare insieme soluzioni alternative ed innovative che tutelino il diritto alla salute”.
Quanto sopra sarà ribadito con forza nell’incontro tra l’Amministrazione Comunale ed il Presidente della Commissione Regionale alla Sanità che si terrà lunedì 23 giugno.