di Giordano Sugaroni
All’interno del provvedimento di Giunta reso noto ufficialmente in questi giorni con Oggetto “DCA U00428 / 2013 – Assegnazione di fondi regionali per l’avvio di programma di attivazione di una Casa della Salute nel territorio di ciascuna Azienda Sanitaria del Lazio per l’importo complessivo di € 4.00.000 a valere su Capitolo H22103 di cui € 4.000.000 a valere su esercizio finanziario 2014 del Bilancio Regionale ed € 3.600.000,00 a valere sull’annualità 2015” la Regione Lazio assegna al Presidio ex Ospedale Civile di Acquapendente € 500.000,00.
Parimenti al Presidio Integrato di Ladispoli (Azienda Sanitaria Locale Roma F), la quota individuata per Acquapendente è la più alta in rapporto al totale previsto. Cinque strutture planano su quota 450.000,00 : Presidio Territoriale Nuova Regina Margherita (Azienda Sanitaria Locale Roma A), Presidio di Via Antistio (Azienda Sanitaria Locale Roma B), Corpo C del Presidio Oftalmico (Azienda Sanitaria Locale Roma E), Presidio Territoriale di Zagarolo (Azienda Sanitaria Locale Roma G) e ex Presidio Ospedaliero di Magliano Sabina (Azienda Sanitaria Locale Rieti). Al Presidio Santa Caterina della Rosa (Azienda Sanitaria Locale Roma C) la Giunta Zingaretti assegna € 400.000,00. Mentre al Presidio S.Agostino di Ostia (Azienda Sanitaria Locale Roma D) € 350.000,00. Tra le righe dell’atto amministrativo, la Giunta ribadisce le motivazioni che l’hanno portata alla stessa. “Casa della Salute come modello di sviluppo innovativo”, si sottolinea, “per l’erogazione delle cure primarie e, allo stesso tempo, indice di modalità di integrazione con servizi specialistici, ospedalieri, di sanità pubblica, distrettuali e sociali anche al fine di contribuire alla configurazione dell’offerta, già in atto, derivante dalla riconversione delle piccole strutture ospedaliere, con sviluppo di forme avanzate di assistenza primaria”. In merito alla differenziazione in ordine di importo contributo assegnato alle nove strutture per la cosiddetta “fase start-up” si sottolinea dalla Pisana come “la stima economica degli interventi è stata valutata sulla base di criteri di miglioramento degli standard di offerta sanitaria atti a garantire l’omogeneità delle prestazioni erogate dalla Case della Salute al fine di perseguire l’auspicato riequilibrio dell’offerta stessa tra Ospedale e Territorio”.