“Chiediamo alla Regione Lazio lo scioglimento della Ipab San Giuseppe e l’accreditamento della struttura in Rsa a nome del Comune di Acquapendente”. Con questo incipit politicamente bipartisan il Comune di Acquapendente chiede ufficialmente alla Regione Lazio di archiviare la fase commissariale della Casa di Riposo. Nonostante le prese di pozione di uno sparuto gruppo di cittadini miranti a valorizzare il lavoro svolto dal Commissario Manzi e che almeno, secondo loro, dovrebbero aprire le porte ad una riconferma dello stesso, la presa di posizione dagli scranni di Piazza Girolamo Fabrizio è eloquente : “Nonostante l’impegno ed il lavoro svolto, la situazione economica è insostenibile in quanto la creazione del debito è strutturale”. Preciso focus anche sulle problematiche maggiori tutt’ora presenti : “La situazione debitoria verso le aziende che forniscono i servizi è tale che da un momento all’altro non potrebbero essere più in grado di pagare il personale e quindi fornire i servizi, e che fino ad ora hanno anticipato in maniera encomiabile i costi per assicurare comunque gli stipendi ed il servizio”. Gettate anche le basi per un immediato percorso da seguire in merito : “Chiediamo alla Regione Lazio di non procedere alle nomine per il Consiglio di Amministrazione e di passare allo scioglimento dell’attuale Ipab e accreditare la struttura in Residenza Sanitaria Assistita a nome del Comune. Istituire prima della scadenza del commissariamento un tavolo tecnico per la soluzione delle problematiche sorte a causa della situazione debitoria”. La parola passa ora alla Pisana. Che dovrà comunque tenere conto anche e soprattutto di questa ultima presa di posizione. “Se tutto questo non dovesse avvenire”, sottolineano le forze politiche di maggioranza e minoranza facenti parte dell’assise, “l’Amministrazione comunale non sarà più disponibile e supportare una situazione che produce debito, non dà servizi adeguati alle esigenze degli ospiti (in gran parte sono pazienti da Residenza Sanitaria Assistita) e soprattutto non viene rispettata la destinazione del finanziamento ottenuto con articolo 20 Legge 67/88. Con possibilità di richiesta da parte di questo Ente, così come previsto dalle Delibere di autorizzazione all’assunzione del finanziamento, la restituzione di 700.000.000 di vecchie Lire oltre gli interessi, stanziati per la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistita in quanto verrebbe meno il presupposto del finanziamento”.