C’è anche il Comune di Montegabbione tra le 23 municipalità delle Province di Terni, Perugia e Siena destinatarie delle risorse dal Patto Territoriale Vato (Valdichiana-Amiata-Trasimeno-Orvietano), per nuove infrastrutturazioni nel campo del turismo, delle produzioni agricole di qualità e dell’innovazione tecnologica.
Al Comune amministrato da Andrea Ricci è destinato un totale contributo di 550.000 euro per il Progetto “Clanis” Centro servizi agroalimentare che deve il suo nome al fiume “Chiani” e che si basa sui servizi alle produzioni agroalimentari e sulla promozione del paniere agroalimentare dell’alto orvietano. Il progetto coinvolge il bacino territoriale dei distretti amministrati dai Comuni di Fabro, Ficulle, Monteleone d’Orvieto e Parrano.
Per quanto concerne Montegabbione, Clanis ruota attorno al Centro Agriservizi del Comune che svolgerebbe un ruolo fondamentale sia per quel che attiene la formazione, sia in quanto fornitore di servizi di prima trasformazione (norcini e caseari).
Le attività del centro di Montegabbione si riferiscono, infatti, alla formazione e al recupero dei saperi agricoli connessi alla ricostituzione del Paniere dell’Orvietano, concentrando le azioni, in particolare, sull’arte norcina e casearia. La realizzazione di un Mattatoio Regionale per animali da corte, in grado di fornire servizi di macellazione di animali di piccola taglia, è uno degli elementi di immediata concretezza del progetto.
Per gli altri Comuni coinvolti nel Clanis:
Comune di Fabro (progetto “Clanis” – la stazione di posta-scuola di cucina popolare e vetrine della qualità), totale contributo € 100.000,00. Totale investimento € 100.000,00.
Comune di Ficulle (progetto “Clanis” – la Rocca della Porta del Sole dalla terra al cielo, mostra permanente dei prodotti tipici del territorio [vino, olio, zafferano, tartufi, ecc…] agricoltura), totale contributo € 96.500,00. Totale investimento € 96.500,00.
Comune di Monteleone d’Orvieto (progetto “Clanis” – centro servizi olio extra vergine di oliva- foglio 16 particella n. 220), totale contributo € 50.000,00. Totale investimento € 50.000,00.
Comune di Parrano (Progetto “Clanis”), totale contributo € 110.000,00. Totale investimento € 110.000,00.
“Per il nostro Comune – ha commentato il sindaco Andrea Ricci – si tratta di una vittoria molto importante e che soprattutto ci permette di valorizzare il nostro territorio.
La caratterizzazione agricola del nostro territorio, fortissima fino a qualche decennio fa, rischia infatti di diventare un elemento residuale sia per via dei problemi di sostenibilità economica delle piccole imprese agricole, sia per la difficoltà di accesso alla terra, sia per l’assenza di mercati di sbocco e “beni e servizi collettivi”.
Per questo crediamo sia fondamentale, con la messa in opera di questo progetto, avviare il recupero di pratiche agricole attraverso la creazione di un contesto di servizi e di adeguata formazione in grado di stimolare investimenti nel settore agricolo di piccola e media taglia e comunque necessario alle imprese agricole e agroalimentari vecchie e nuove, di antica o recente o prossima costituzione”.
In totale sono circa 3,5 i milioni di euro rimessi in gioco nell’ambito del Patto Terroriale V.A.T.O. in seguito alla rimodulazione delle risorse non ancora impiegate autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Risorse che parevano ormai non più disponibili, ma che attraverso un’attenta e paziente attività di pressione esercitata dai Patti Territoriali italiani sul Ministero, con in prima fila Patto V.A.T.O. nell’ambito della sua partecipazione ad ANPACA (associazione dei Patti), si è riusciti a rimettere di nuovo sul tappeto.
Il parco progetti presentato da Patto 2000 per conto degli enti soci è stato approvato formalmente dal Mi.S.E. nella sua totalità in tre diversi decreti che lunedì 24 marzo alle ore 17.00 presso la sede della Società Patto 2000 i soggetti attuatori sottoscriveranno ufficialmente.
Il lavoro svolto all’interno del tavolo della concertazione della società, costituito dalle Amministrazioni Provinciali e dalle Unioni dei Comuni, o comunque da soggetti rappresentativi d’area ove queste non sono costituite, aveva condotto a costruire una proposta che si snoda nei settori del turismo, delle produzioni agricole di qualità, dell’innovazione tecnologica o dell’urbanizzazione di aree produttive. Il tutto in quadro unitario che punti ad ipotizzare un’idea di sviluppo del territorio. Un approccio questo che sempre più è intenzione della compagine societaria di Patto 2000 seguire nei prossimi anni.
I soggetti attuatori dei progetti avranno ora tempo fino al 31/12/2014 per dare il via ai lavori, che verranno effettuati sotto il controllo ed il monitoraggio di Patto 2000 che svolgerà anche in questa occasione il suo ruolo di sovrintendenza sulla corretta esecuzione delle opere e sul rispetto della normativa, e di rendicontazione al ministero, come già accaduto per il precedenti 474 progetti pubblici e privati curati fino ad oggi con relativa erogazione di 58 milioni di euro a fondo perduto.
Ma altre buone notizie stanno arrivando per i territori interessati, visto che entro l’anno saranno probabilmente resi esigibili altri 2,2 milioni di euro, tra i 300 mila già rimodulati e non interessati dall’attuale parco progetti, e nuovi 1,9 milioni di euro che stanno per essere riassegnati al Patto Territoriale.
I 23 progetti infrastrutturali approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico saranno ufficialmente presentati nella conferenza stampa di lunedì 24 marzo alle ore 17.00 a Chiusi presso l’auditorium S. Francesco, in via G. Paolozzi 6.