Riceviamo da Andrea Scopetti, segretario PD di Orvieto, e pubblichiamo.
Il 5 dicembre 2013 è scaduto l’ultimo bando per la vendita della ex Caserma Piave senza che nessuna proposta sia pervenuta. Siamo di fronte all’ennesimo insuccesso della Giunta Concina. Del resto come poteva andare diversamente se nulla si è fatto per creare condizioni attrattive per gli investimenti. Perché qualcuno oggi dovrebbe venire a spendere i suoi soldi ad Orvieto? Una città sempre più sporca, nonostante l’Assessore Margottini continui a dare i numeri; senza un piano del traffico, senza un’identità, senza più manifestazioni che l’avevano caratterizzata e fatta conoscere; una città che ha perso pezzi importanti del proprio contesto e che non ha un piano per recuperare diversamente.
Una città dove il Sindaco, chiamato dalla Corte dei Conti a spiegare che cosa sta facendo dei soldi della collettività, usa “espedienti” ingannevoli. Dichiarò, infatti, in un’audizione a novembre 2011, che aveva in corso contatti per realizzare un “campus universitario residenziale destinato alle università anglosassoni” e qualche mese dopo ripropose il bando di vendita.
La Corte definisce contraddittorio il comportamento del Sindaco Concina: da un lato con la storia del campus usa un espediente per rassicurare la Corte, da un altro lato per far quadrare il bilancio tenta di inserire il solito cespite che con ogni probabilità non si realizzerà (tratto dalla “Deliberazione Corte dei Conti n. 204/2012/VSG”, che si allega con preghiera di diffusione).
Forse anche per questo non risponde alle 10 domande che gli abbiamo formulato, perché ormai ha esaurito tutti gli espedienti.
Qui il documento della Corte dei Conti: risoluzione[1]