di Massimo Gnagnarini – Unire i puntini Orvieto.
“Nei primi 10 giorni di novembre parteciperemo il bilancio comunale ai cittadini di Orvieto”. Così ci avevano rassicurato dall’amministrazione comunale fino a qualche settimana fa. Col cavolo che l’ hanno fatto, ma il fatto è che sono soprattutto dannosi. Dannosi più della peste.
Da quando si sono insediati non ne hanno azzeccata una e anche quando cercano di rivendicare qualche piccolo successo come nel caso della gestione diretta dei parcheggi e dei conseguenti maggiori introiti per le casse comunali omettono di dire che tale risultato è soprattutto merito delle battaglie politiche condotte da altri proprio contro di loro sputtanandoli come quando,tre anni fa, volevano svendere tutto il sistema parcheggi a 250.000 euro l’anno con una concessione trentennale che in ragione degli incassi attuali varrebbe almeno 45 Mln di euro.
E pensare che quando tuonavamo da queste colonne contro quella idiozia , quelli hanno perfino discusso se querelarci per turbativa d’asta.
In tre anni si sono svenduti più di 5 Mln di roba nostra mantenendo pressochè inalterato il buco di bilancio che avevano ereditato, da quando hanno preso il Comune prelevano dalle tasche degli orvietani 4,5 Mln in più all’anno per tasse e tributi locali avendo portato le aliquote ai massimi consentiti dalla legge, hanno chiamato il Gabibbo per far sapere a tutta Italia che non prendevano compensi per poi riassegnarseli dal giorno dopo, sono anni che giustificano i loro insuccessi sul risanamento finanziario dell’ente e il loro fallimento politico e la mancanza più assoluta di una qualsivoglia visione futura della città con le colpe di chi li aveva preceduti.
E pensare che sarebbe bastato che a inizio consigliatura avessero avuto la volontà di sanare quella mancata allegata fidejussione bancaria da parte di chi aveva vinto la gara per la concessione della caserma, voluta dalla precedente amministrazione. A 2 Mln l’anno più i tributi correlati sarebbero entrati già 10 Mln di euro. Appunto il necessario per risanare. Ma allora si pensava , ancora, che le Relazioni del neosindaco fossero tali da avere altre, migliori e pronte soluzioni. Con il cavolo !
E adesso la botta di teatro finale.
Se allo stato dell’arte le cose stanno come si dice, ovvero che invece di dichiarare il pre-dissesto e adottare l’opportuno Piano di Riequilibrio Pluriannale, veramente si chiederà al consiglio comunale di approvare un bilancio di previsione 2103 ad anno concluso, un bilancio non bilancio, un pezzo di carta che non tiene conto delle leggi, dei pareri degli organi di controllo, della legalità da rispettare nei suoi aspetti sostanziali e formali, allora fatelo pure, prendetevi pure le vostre irresponsabilità e poi scappate.