di Leonardo Brugiotti
Si legge ormai da diversi giorni sulla stampa e sui quotidiani online di come il drammatico problema della violenza di genere, che coinvolge anche minori, sia diventato tema di importanti iniziative volte a studiare e risolvere quella che ormai è una evidente grave piaga sociale. La Regione dell’Umbria, con l’interessamento della Presidente Marini, alla quale vorrei rivolgere un ringraziamento per avere dimostrato grande sensibilità verso i temi in questione, la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e varie cooperative sia Locali che di altre regioni, sono partite con un serio programma per il momento volto alla formazione di mediatori di operatori per la tutela dei minori vittime di maltrattamenti. Sono queste iniziative importanti che si occupano di un tema delicato, parliamo infatti di minori che subiscono violenze, di madri che spesso sono lasciate sole a risolvere i loro problemi esistenziali e sempre più spesso anche di stretta sopravvivenza; per cui onore agli amministratori della nostra regione che si sono fatti un dovere di avviare un processo di tutela e di salvaguardia per chi non è in grado di difendersi e di autotutelarsi, attraverso una serie di iniziative quali il “progetto piuma”, anch’esso volto alla tutela dei minori vittime di abusi. In conclusione l’Umbria si è mobilitata per affrontare seriamente e con decisione questo oserei definire “stravolgimento sociale”. Purtroppo nella gioia di vedere che qualcosa si sta muovendo, su un argomento che a me personalmente sta molto a cuore, vero è che nell’ormai lontano Ottobre 2012, protocollai una proposta per istituire nella nostra città un “Centro Pilota Italiano Permanente Sul Diritto di Famiglia” e su tutti gli argomenti ad esso correlati. Ne allego il testo affinché si possa ben comprendere l’importanza che tale iniziativa avrebbe rappresentato per Orvieto. Devo altresì ringraziare la stampa sia locale che nazionale per avermi “lungamente” supportato nel tentativo di portare a buon fine questa iniziativa. Vennero coinvolti illustri personaggi ed altrettanto importanti istituzioni che in forma scritta dichiararono la loro disponibilità ad operare con e per la nostra città. Oggi la sensibilità della Presidente Marini e di amministratori illuminati e seriamente intenzionati ad operare per il bene comune hanno dato il via a quello che per Orvieto resta ancora un mucchietto di fogli (fortunatamente protocollati) e qualche ritaglio di giornale. Orvieto avrebbe potuto essere in pole position con una iniziativa di valenza internazionale che avrebbe visto la partecipazione e la presenza delle più alte eccellenze in questo campo. Purtroppo la mia vena polemica, ma anche il mio raziocinio, mi spingono ad amare considerazioni, e mi chiedo perché Toni Concina, uomo a suo dire di sentimento, esperto in comunicazione ed attento alla realtà nazionale, non abbia preso in seria considerazione questa iniziativa attivandonsi per darne corso. Tutto quello che si chiedeva era di poter utilizzare un piano di Palazzo Simoncelli ed il Palazzo dei Congressi…tutto qui…Ad oggi, non posso evitare di prendere atto che Toni Concina, pur con tutte le sue amicizie straordinarie, non è riuscito a salvare il tribunale. Si è limitato a fare una triste commediola sotto un gazebo per quindici giorni prima dipartire per le vacanze; Poi, nel suo desiderio di celebrità lo abbiamo visto con un megafono in mano al casello dell’autostrada non si sa bene a far che…ma il tribunale non c’è più…così come non vi è traccia delle mille cose promesse e mai fatte. Oggi gli amministratori (veri) di un’altra città, Perugia, hanno dimostrato la vera sensibilità del politico, quella che ti permette di fare le cose come ripeto per il bene comune…E così dopo il tribunale, dopo il fallimento sul rilancio della Piave, dopo avere trasformato Orvieto in un quartiere di Beirut con una raccolta differenziata fallimentare, dopo la messa in vendita degli ultimi rimasugli del patrimonio immobiliare della città, dopo tutto questo ed altro ancora…anche il centro pilota sul diritto di famiglia potrebbe entrare a far parte nel triste novero delle occasioni mancate del nostro sindaco…qualcuno potrà mai spiegare il perché?…comunque grazie Presidente Marini, almeno lei soprattutto come donna, ha saputo cosa fare.
Proposta di istituzione presso il Centro Studi di Orvieto di:
CENTRO PILOTA ITALIANO PERMANENTE SUL DIRITTO DI FAMIGLIA
Orvieto 08-10-2012
Si propone la istituzione di un centro pilota italiano permanente sul diritto di famiglia, che consentirebbe quanto segue:
1 – La nostra città potrebbe entrare in rapporti di collaborazione con importanti Università nazionali ed internazionali, che consentirebbero importanti confronti in merito a questo delicato argomento, che rappresenta gran parte del futuro;
2 – Dal punto di vista economico questa iniziativa potrebbe rappresentare l’inizio di una forte ripresa, che coinvolgerebbe:
a) Il Centro Congressi;
b) Le attività ricettive;
c) L’economia in genere;
3 – Dal punto di vista Socio – Turistico, si otterrebbe una elevazione della qualità delle presenze e delle permanenze in Orvieto;
LE ATTIVITA’:
1 – Convegni nazionali ed internazionali;
2 – Corsi di formazione ed aggiornamento:
3 – Master Universitari;
COINVOLGIMENTI e DOCENZE:
– Psichiatria;
– Neuropsichiatria Infantile;
– Psichiatria Forense
– Psicologia;
– Psicologia Infantile;
– Sociologia;
– Mediazione Familiare;
– Pari Opportunità;
– Diritto di Famiglia;
– Tutela e Diritto dei Minori;
– Criminologia;
– Pedagogia;
– Tribunali Ordinari;
– Tribunali dei Minori;
– Magistratura ed Avvocatura
– Associazioni a tutela della Famiglia;
– Operatori Socio-Sanitari;
– CHIESA ed ASSOCIAZIONI CATTOLICHE
Assessore Architetto Leonardo Brugiotti