Riceviamo da Stefano Olimieri, PdL, e pubblichiamo.
Cercare di far passare Concina come responsabile di quanto sta accadendo lungo via Angelo Costanzi in adiacenza al nuovo centro commerciale Coop rasenta il ridicolo. Lo sanno tutti che la pratica venne approvata in Consiglio Comunale i primi di agosto del 2002 e che passò con i voti favorevoli di tutta la sinistra, compreso Gialletti e compreso il partito dei DS che poi successivamente è diventato PD. L’approvazione di quella pratica urbanistica venne approvata malgrado un parere negativo della Commissione competente e tutta la sinistra, compresi i membri della Commissione stessa, dovettero sottostare al diktat venuto dall’alto. Solo per onor di cronaca, ricordiamo che questa operazione, come quella del Fanello, vide la luce ad agosto. E chi si ricorda da chi era composta la compagine sociale della società che presentò il progetto? A coloro che sono un po’ a corto di memoria e che oggi – senza nessun pudore e vergogna – si ergono a censori, ricordiamo che quella società si chiamava Despina srl e che quel progetto urbanistico impropriamente battezzato “La porta di Orvieto” era la plastica rappresentazione di come nel nostro territorio intercomunale vi fosse una correlazione diretta tra la politica e l’economia: politici imprenditori ed imprenditori politici, a dimostrazione dell’onnipotenza di un sistema politico-economico tentacolare che generava al proprio interno macroscopici conflitti di interesse. Il tutto alla faccia della superiorità morale della sinistra. Nel riavvolgere il nastro di questa vicenda occorre anche ricordare che il Piano Urbanistico venne bocciato dal TAR Umbria su ricorso di diversi commercianti e che dovette arrivare in soccorso la “mamma” Regione ai tempi della Lorenzetti per superare alcuni impedimenti relativi alle superfici commerciali ed alle distanze. Risulta veramente patetico ed anche un po’ penoso leggere le preoccupazioni di Gialletti e del PD in merito alla viabilità lungo via Angelo Costanzi, quando furono loro stessi ad infischiarsene nel momento in cui venne approvato il progetto. Visto che all’ipocrisia non c’è mai limite, sarebbe quanto mai opportuno che Gialletti ed il PD scrivessero interrogazioni e comunicati stampa anche relativamente alla urbanizzazione del Fanello: anche lì – come sulla nuova Coop – potrebbero dimostrare la loro completa e totale verginità.