Riceviamo dal Partito dei Comunisti Italiani, segreteria regionale dell’Umbria, e pubblichiamo.
Il Partito dei Comunisti Italiani dell’Umbria aderisce e sostiene la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’INPS che si sono riuniti in assemblea a seguito dello stato di agitazione proclamato a livello nazionale dai sindacati CGIL, CISL, UIL, CISAL, USB. Ciò al fine di sostenere le seguenti rivendicazioni:
- contro il governo che utilizza l’ INPS come un bancomat per prelevare a piacimento senza curarsi del ruolo importante e delicato che l’istituto svolge in un momento così difficile, con disoccupazione e utilizzo della cassa integrazione alle stelle.
- Contro la bocciatura da parte della ragioneria generale dello stato del piano di riduzione della spesa presentato dall’INPS, allo scopo esclusivo di ridurre le retribuzioni dei lavoratori.
- Contro il governo che non vuole rilanciare l’INPS con un adeguato piano di riorganizzazione volto ad un miglioramento dei servizi e ad una maggiore qualificazione del lavoro, preferendo adottare tagli al personale e mettere le mani nelle tasche dei lavoratori.
- Si deve intervenire sul piano occupazionale, sul miglioramento della gestione del patrimonio e sull’ammodernamento di procedure e di servizi.
Sono in gioco i lavoratori dell’istituto ed il futuro previdenziale di milioni di lavoratori.
I Comunisti Italiani lottano per fermare la liquidazione della previdenza pubblica ed il taglio dei servizi.
I Comunisti Italiani si schierano dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici dell’INPS contro l’attacco continuo del governo nei loro confronti.
I Comunisti Italiani difendono la previdenza pubblica che garantisce sostegno alla collettività vittima della crisi e difendono la dignità del lavoro.