Il Consiglio comunale ha trattato la questione relativa all’utilizzo del Palazzo del Popolo a Centro Congressi, sulla scorta della interrogazione urgente presentata dal consigliere Giuseppe Germani (capogruppo PD) il quale ha chiesto al sindaco “se intende dare mandato agli uffici competenti, di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per individuare il soggetto gestore, tenendo presente tutte le adempienze di legge, per arrivare a gestire in modo manageriale e in tempi brevissimi il Centro Congressi presso il Palazzo del Popolo”.
L’interrogante ha così argomentato la richiesta: “con un finanziamento pubblico sono stati avviati i lavori di adeguamento del centro congressi ‘Palazzo del Popolo’ che stanno per essere completati. L’Amministrazione comunale di Orvieto non ha mai espresso però, in modo chiaro, quale sono le sue intenzioni in materia di turismo congressuale, e comunque non ha mai messo a disposizione le risorse necessarie per far diventare Orvieto un importante centro dei flussi turistici congressuali”.
“I dati in nostro possesso – ha soggiunto – ci dicono che il turismo congressuale è quello, fra i vari flussi, che resiste meglio alla crisi. Lo stesso Centro Congressi trovandosi all’interno di un centro storico come quello di Orvieto, risulta essere quasi unico nel suo genere, e potrebbe dare un notevole sviluppo ai flussi turistici della città, migliorando anche i tempi medi di permanenza dei turisti nel comprensorio Orvietano. Peraltro, la piazza se liberata dalle macchine potrebbe esser un tutt’unico con il Palazzo. Infine, la gestione e il marketing congressuale richiede competenze specifiche, così come la gestione di un bene con le caratteristiche del nostro centro congressi Palazzo del Popolo”.
Il sindaco Antonio Concina ha risposto: “ho apprezzato il suo interesse sulle problematiche del turismo congressuale. Quanto da lei suggerito converge con le nostre visioni. Parlare di abbandono non è cosa esatta. I dati che lei ha tengono conto della crisi. Faremo una gara a cui speriamo non partecipi solo una cordata ma una presenza massiccia di operatori. Il problema è sempre legato alla necessità di migliorare e incrementare la ricettività della città. Cosa già discussa con gli operatori del settore orvietani che sono attenti a questo settore di sviluppo”.
L’assessore al Turismo Marco Marino: “I lavori di ristrutturazione interna sono terminati ad eccezione di alcuni dettagli. Il palazzo però ha lavorato ugualmente. Il punto è il tipo di bando che va fatto evitando di ripercorrere strade già percorse e che non hanno portato risultati soddisfacenti. Per lanciare in via definitiva una struttura come la nostra, peraltro ritenuta da tutti bellissima, è necessario che Orvieto si doti almeno di un albergo di 140 stanze. Stiamo lavorando in maniera seria su un bando che possa suscitare sia interessi locali di più cordate che di gruppi vicini di questa regione e di regioni limitrofe. In attesa di ciò concediamo il palazzo alle richieste che ci sono”.
Il problema sollevato da Marino è conosciuto e fin dalla ristrutturazione del Palazzo del Capitano del Popolo la mancanza di una struttura ricettiva in grado di accogliere tutti i congressisti ha rappresentato un handicap al lancio del Palazzo dei Congressi. E, al di là dell’impegno di tutti, l’handicap rimane.
Il consigliere Giuseppe Germani si è dichiarato “soddisfatto”.