In occasione dell’ undicesima Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche che si celebra domani, domenica 6 ottobre, l’assessore regionale Stefano Vinti ha colto l’occasione, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina, sabato 5 ottobre, nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, per fare il punto sulla situazione umbra, di fronte a numerosi rappresentanti delle Associazioni del settore. La Giornata dedicata all’abbattimento delle barriere architettoniche in Italia è stata istituita nel 2003 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta dell’associazione Fiaba (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche) con lo scopo di informare le istituzioni pubbliche e private sul tema dell’abbattimento delle barriere fisiche, culturali, comunicative e comportamentali, oltre che a stimolare i canali di comunicazione e coinvolgere l’opinione pubblica, al fine di realizzare un ambiente accessibile e fruibile da tutti.
“Questo appuntamento, ha affermato l’assessore Vinti, assume particolare importanza in considerazione della scarsa attenzione, con la quale viene affrontato il problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche da parte dei Governi centrali.
Tra l’altro, il diritto all’accessibilità per le persone disabili si fonda direttamente sulla Costituzione Italiana. Di particolare rilievo, a questo proposito, è la legge 13/1989, avente ad oggetto “Disposizioni per favorire il superamento e la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” che, pur non introducendo concetti innovativi rispetto alla normativa precedente, concede finanziamenti esclusivamente per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Purtroppo, però, l’intenzione della norma è rimasta tale. Da dieci anni, infatti, ha sottolineato Vinti, lo Stato non finanzia più la legge 13/1989 mentre si continuano a tagliare le risorse per consentire agli enti locali di poter effettuare le opere pubbliche necessarie in favore della libera circolazione delle persone affette da disabilità. In Umbria, soltanto nel 2013, i comuni hanno ricevuto richieste dai privati per oltre 850 mila euro che hanno portato ad un fabbisogno totale di oltre 6.600.000 euro, accumulatosi negli ultimi anni in cui la regione non ha potuto dare risposte sufficienti visto il mancato finanziamento della legge nazionale da parte del Governo. Se a questo aggiungiamo i fondi che la Regione ha messo a disposizione per surrogare i finanziamenti statali il fabbisogno supera i 10 milioni di euro”.