La notizia non è certamente freschissima, il sagrato si è ridotto così giorno per giorno, inesorabilmente. Ora però è il momento di segnalare questa condizione affinché anche i cittadini che non tutti i giornbi salgono quegli scalini si rendano conto della situazione. Emblematico della difficoltà di garantire una mantenzione adeguata, comprensibile di questi tempi, è la cucchiata di cemento tra una lastra di marmo e l’altra. Una pecetta che lì è proprio fuori posto.
L’UniTre celebra Guglielmo Marconi
L’Auditorium “Gioacchino Messina” di Orvieto, sede della Fondazione CRO (presso Palazzo Coelli in Piazza Febei 3), ospiterà alle...