Despina. Il Pd, nel comunicato stampa che segue, affonda il coltello in una storia effettivamente confusa e che la Giunta voleva liquidare, in occasione del Consiglio comunale di lunedì 30 settembre, con una semplice presa d’atto del Consiglio. Il problema della viabilità in quella zona è del tutto irrisolto e l’impegno del Consiglio del 2003 di non concedere l’apertura del centro commerciale se non dopo la realizzazione del primo stralcio della Complanare, sarà ovviamente disatteso. Nel 2009 il Consiglio trattò di nuovo la questione, accontentandosi di legare l’apertura all’inizio dei lavori della Complanare, ma rimane comunque il problema, anche se venne cancellato “per deliberazione”. Ora il Pd, anche a seguito di una lettera durissima di Altra città, che ha convinto tutti a rimandare l’approvazione della presa d’atto, pigia sullo spinoso argomento con preoccupazioni comprensibili, a parte le due ultime righe di politichese stantivo sulla linea olimpierana. Segue comunicato del Pd.
Il ritiro della pratica “Presa d’atto in merito alle opere di urbanizzazione della zona denominata Porta di Orvieto”, avvenuta in occasione dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, denota la approssimazione e la confusione che regna nel governo Concina.
I lavori in corso di realizzazione per l’urbanizzazione del nuovo grande centro commerciale che sta per sorgere lungo la S.S. Amerina, hanno invaso la fascia di rispetto della statale stessa; la rotatoria da cui dovrebbe avere inizio la complanare sarà di dimensioni ridotte rispetto alle indicazioni del piano attuativo, né si comprendono le procedure che hanno portato a simili decisioni; non c’è traccia dei finanziamenti per il completamento della complanare (II stralcio, dalla S.S. Amerina sino allo Stadio De Martino), mentre stanno emergendo difficoltà per i lavori in corso riguardanti il I stralcio (dallo Stadio De Martino sino al ponte sul Chiani); soprattutto non esistono studi trasportistici finalizzati a disciplinare il transito veicolare, che potrebbe mandare in tilt il sistema viario di una vasta area, compreso il casello autostradale.
Gli impegni presi dalle passate amministrazioni per attenuare i disagi derivanti dall’insediamento della grande distribuzione sulla Amerina e consistenti nel potenziamento del sistema viario (da Orvieto Scalo a Sferracavallo, Bardano e Ciconia) e nella riqualificazione della stessa S.S. Amerina quale ingresso al Città di Orvieto, sono stati disattesi.
È stato disatteso anche l’impegno a rendere contestuale l’avvio delle attività del nuovo grande centro commerciale con la realizzazione della complanare.
Il caos che deriverà dall’aumento di traffico sull’Amerina, metterà fortemente a rischio la vivibilità, già molto difficile, di Orvieto Scalo e Ciconia, l’accesso al Centro Storico e soprattutto il sistema viario verso l’Ospedale di Orvieto.
Con l’avvio delle attività commerciali chi si assumerà la responsabilità di tutto questo, senza che si adottino le misure idonee di salvaguardia che potrebbero scaturire da un piano del traffico e da studi trasportistici qualificati ed aggiornati?
Lo slogan “Rinnovamento e metodo” con cui è stato eletto il primo cittadino, appare sempre più evanescente, in quanto “rinnovamento e metodo” non esistono.