“L’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’ oggi vede finalmente riconosciuto il suo ruolo strategico: nel Piano che riordinerà il settore aeroportuale sarà tra quelli di interesse nazionale”. È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Silvano Rometti, al termine dell’incontro che si è svolto ieri a Roma nella sede del Ministero delle Infrastrutture, convocato dal ministro Maurizio Lupi per completare la fase istruttoria di preparazione del nuovo Piano nazionale degli aeroporti. La riunione era stata preceduta da una serie di incontri della “cabina di regia” concordata con il ministro Lupi e composta da Ministero, Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), e le Regioni Umbria (rappresentata dall’assessore Rometti), Lombardia, Toscana, Abruzzo, Calabria e Campania.
“È stato definitivamente scongiurato il rischio di declassamento dello scalo umbro, ingiustamente penalizzato nell’atto di indirizzo del precedente Governo che non teneva conto delle sue funzioni e delle sue potenzialità di sviluppo, e non lo aveva incluso tra i 31 classificati di interesse nazionale – sottolinea Rometti –. Quel documento è ora del tutto superato: nell’avviare il confronto con le Regioni, il Ministero lo ha accantonato e ora, nella bozza di Piano per il riordino organico delle infrastrutture aeroportuali italiane, della loro ‘governance’ e dei loro servizi, che il ministro Lupi si è impegnato a presentare entro il 30 settembre, il ‘San Francesco d’Assisi’ è ricompreso tra i quaranta aeroporti di interesse nazionale, suddivisi tra ‘principali’ e di ‘servizio’. Sarà pertanto lo Stato a continuare a farsi carico dei costi per la sua gestione”.
Si tratta di “un grande, importante risultato – rileva l’assessore – con cui viene riconosciuto l’impegno della Regione Umbria e delle istituzioni regionali e nazionali che in questi anni hanno investito per il potenziamento dell’aeroporto, per dotarlo delle strutture e dei collegamenti funzionali al suo sviluppo. Sono state accolte le motivazioni con cui ci siamo fortemente opposti al declassamento a scalo di interesse regionale: dal trend di costante crescita dei passeggeri, alle potenzialità dell’aeroporto per lo sviluppo turistico dell’Umbria e dell’Italia centrale, al suo ruolo di servizio per le regioni confinanti, alla sua funzione strategica in una regione tagliata fuori dalle linee ferroviarie dall’Alta velocità”.
L’assessore regionale sottolinea con soddisfazione anche il prossimo varo del nuovo Piano, che sarà sancito da un decreto del Presidente della Repubblica, a 27 anni di distanza da quello attualmente in vigore. Dopo la presentazione della bozza, si avvierà l’iter per l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.