Riceviamo e pubblichiamo la strana interpellanza del capogruppo PdL, che chiede all’Amministrazione di oggi informazioni su atti del 2007 e 2008, quando soltanto lui era consigliere, insieme a Frizza, Tonelli e Meffi, che sicuramente votarono quella deliberazione e sapranno certamete perché.
Sarebbe più logico che chiedesse a loro, se volesse davvero sapere, e sarebbe stato meglio, se ci fosse stato qualcosa di illecito, che lo avesse scoperto cinque anni fa, come sarebbe stato suo dovere.
Una delle solite scappatelle politicanti di Olimpieri, che vuole tirere fuori il suo pistolotto da capo del PdL, alla faccia dei veri problemi in cui sta sprofondando la città. (D.F.)
Segue il testo.
Al Presidente del Consiglio Comunale
All’Assessore competente
INTERPELLANZA
OGGETTO: acquisto quote ATC SPA di proprietà del Comune di Terni da parte del Comune di Orvieto tra il dicembre 2007 ed il gennaio 2008
Il sottoscritto consigliere comunale del gruppo del PdL,
premesso che:
– l’attuale drammatica situazione finanziaria di Umbria Mobilità non nasce oggi, ma è la logica risultante dell’aver accorpato sotto un’unica società le discutibili gestioni degli anni passati delle tra aziende di pubblico trasporto (APM Perugia, Spoletina, ATC Terni): è doveroso ricordare che le tre aziende pubbliche sono state accorpate nel 2010, ma non hanno potuto fare a meno di portarsi dietro tutte le fortissime criticità, oltre che le discutibilissime gestioni degli anni precedenti;
– se è assolutamente impensabile che un’interpellanza possa essere esaustiva in merito alla storia ed all’attuale situazione di Umbria Mobilità, è assolutamente doveroso comprendere alcuni passaggi di proprietà di quote societarie che qualche Comune della Provincia di Terni ha fatto con il Comune di Terni nell’arco temporale comprensivo tra il 2006 ed il 2008: ed a questo proposito risulta interessante capire per quali ragioni il Comune di Orvieto abbia acquistato dal Comune di Terni quote di ATC SPA per un importo di euro 113.678,26, pari all’1,10% del capitale sociale;
– a fronte di un esborso di più di 110 mila euro, il Comune di Orvieto è passato ad essere titolare del 10,45% del capitale sociale di ATC SPA senza che questo incremento di quote abbia prodotto alcun beneficio per la città di Orvieto, per il semplice motivo che la società di trasporti provinciale era in gravi difficoltà finanziarie;
– senza voler fare processi alle intenzioni, da questa operazione risulta incontestabilmente chiaro che il Comune di Orvieto abbia “comprato” un debito, visto che ATC SPA aveva i conti in rosso: ma quello che emerge ancor più chiaramente è che – attraverso l’acquisto delle quote ATC SPA – il nostro Comune ha agito come finanziatore del Comune di Terni, senza che in cambio avesse nessun tipo di corrispettivo, se non quello di avere “in pancia” quote societarie prive di valore economico perché non vendibili sul mercato privatistico. In buona sostanza, il Comune di Orvieto ha messo nel proprio portafoglio (sic!) l’1,10% del capitale sociale di una azienda (ATC SPA) decotta mentre, contestualmente, ha immesso una parte della propria liquidità nelle casse del Comune di Terni: risulta quanto mai incomprensibile, infatti, che un Comune come il nostro, alle prese con una situazione finanziaria drammatica, acquisti quote di una società pubblica (ATC SPA) che non produce nessun utile. In conclusione, i soldi dei contribuenti orvietani sono andati ad impinguare le casse di Terni, corroborando la teoria della sudditanza che per troppi anni c’è stata nei confronti dei ternani;
– sarebbe anche interessante conoscere come furono e da chi furono valorizzate le quote;
– avere fatto questa operazione di compravendita per un importo di 113.678,26 euro (bonifico inviato al Comune di Terni in data 23 gennaio 2008) potrebbe essere visto con malizia e considerarlo come una sorta di soccorso finanziario in favore del Comune capoluogo, al fine di impedire – eventualmente – lo sforamento del Patto di Stabilità nell’esercizio di bilancio 2007;
per quanto esposto in premessa e considerato che tutta l’operazione si è materializzata tra il dicembre 2007 ed il gennaio 2008,
– si chiede di conoscere se l’attuale Amministrazione ha contezza delle vere ragioni che hanno determinato questa compravendita di quote ATC SPA; di sapere se si conoscono gli elementi che stanno alla base della valutazione del valore delle quote oggetto di acquisto da parte del Comune di Orvieto; di conoscere se il nostro Comune ha avuto dei vantaggi dall’aver incrementato dal 9,35 al 10,45 le quote all’interno del capitale sociale di ATC SPA.
Orvieto, 23 settembre 2013
Stefano Olimpieri