Riceviamo dal “cittadino Mario Tiberi” e pubblichiamo.
Mi sono recato, assieme a mio fratello Paolo, al civico Cimitero Monumentale a pregare sui sepolcri dei nostri genitori. Lo scenario che si è presentato davanti agli esterrefatti nostri occhi è stato, a dir poco, indecente: erbacce dappertutto diffuse, vialetti dissestati e sozzi, cornici diroccate e crollate a terra, Ossario con il pavimento ondulato e intriso di scivolosa cera, scalinate disconnesse e dunque pericolose, fosse comuni carenti di sufficiente manutenzione.
L’indignazione mia, di mio fratello, di altri visitatori si è levata alta al cielo e, tornato a casa, non poteva non esplodere in risentimento e sconforto.
Quando una società e i suoi pubblici poteri non onorano più il culto dei morti vuol significare che, imperdonabilmente, si è anche smarrito il rispetto e l’onore da rendere alla Vita dei vivi.
La presente stizzita denuncia è rivolta alla cittadinanza orvietana affinché espliciti le sue giuste rimostranze e, soprattutto, alla civica amministrazione affinché intervenga e provveda.