La diffida n. 7 è rivolta al Comune di Orvieto, alla Provincia di Terni e alla Regione Umbria e riguarda la complanare e il suo impatto ambientale, urbanistico e sociale.
Dopo l’esondazione del Fiume Paglia del 12 novembre 2012 il cantiere della complanare è stato, ed è ad oggi, l’unico attivo nel tratto urbano del fiume. Purtroppo ancora non sono state acclarate le dinamiche dell’alluvione in sito e non è chiaro se e come l’imponente rilevato in terra che si realizza possa essere coefficiente di difesa dal rischio idraulico. Da dimostrare è anche l’effettivo miglioramento del flusso di traffico veicolare: il progetto è vecchio e sarà realizzato solo in parte.
Nonostante i suoi vizi d’origine la complanare sarà uno dei pochi lavori pubblici di rilievo nella nostra zona; è pertanto necessario svilupparne ogni possibile valenza positiva. Comune e Provincia devono arrivare congiuntamente ad una progettazione complessiva di area del tratto urbano del bacino idrografico del Paglia che valorizzi la funzione e la positiva integrazione della complanare in rapporto alla fruizione pubblica dello stesso territorio. Devono ragionare in termini di Parco civico del fiume Paglia.
La prolungata chiusura della passerella pedonale sul fiume che ha costretto e sta costringendo studenti e cittadini al rischio di incidenti stradali sul disagiato percorso del ponte dell’Adunata è, purtroppo insieme a molti altri, la pessima pratica: l’esempio di ciò che non deve essere fatto. E, spero, di ciò che non sarà più tollerato.
Segue la diffida.
– Comune di Orvieto
– Provincia di Terni
– Regione Umbria
P.C. – Orvietonews
– Orvietosì
– Orvieto 24
Orvieto, 9 agosto 2013
Con la presente, in nome e per conto dell’associazione Val di Paglia Bene Comune,
premesso che
– dopo l’esondazione del Fiume Paglia del 12 novembre 2012 il cantiere della complanare è stato, ed è ad oggi, l’unico attivo nel tratto urbano del fiume;
– si realizza un rilevato importante in termini di volumetria direttamente in alveo ed ancora non sono state acclarate le dinamiche dell’alluvione in sito;
– la complanare aggiunge le proprie volumetrie di ingombro a quelle delle altre infrastrutture viarie (Autostrada A1, Linea Ferroviaria cosiddetta Direttissima) già presenti in alveo e deve tener conto della presenza di cavidotti importanti (fibra ottica per Banda Larga);
– il tratto di complanare in costruzione raggiungerà solo in parte gli obbiettivi di fluidificazione del traffico automobilistico locale – andata e ritorno tra abitazione e luogo di lavoro, Polo scolastico, Polo sportivo, Ospedale, Uffici pubblici, esercizi commerciali etc – e del trasporto industriale su gomma per i quali la complanare era stata pensata;
– lo sviluppo in senso longitudinale al Fiume Paglia e agli altri rilevati infrastrutturali della massicciata della complanare rappresenta al momento (stante la recinzione del cantiere) e potrebbe rappresentare in futuro una barriera allo spostamento pedonale tra gli abitati di Ciconia e di Orvieto scalo;
– il problema del traffico automobilistico locale si affronta anche migliorando possibilità alternative di spostamento che hanno anche il provato valore aggiunto di essere salutogeniche;
– la non agibilità della passerella pedonale sul Paglia ha costretto molti studenti che da Orvieto Scalo raggiungevano a piedi il Polo scolastico di Ciconia a farlo attraverso il Ponte dell’Adunata esposti al disagio e al rischio di incidenti automobilistici particolarmente elevato considerando la coincidenza tra il loro spostarsi e l’orario di punta del traffico veicolare sul Ponte dell’Adunata;
– la complanare si inserisce in un contesto territoriale ed urbanistico delicato e complesso al tempo stesso e deve contribuire alla riqualificazione di questo contesto, non partecipare al suo degrado;
Invito,
a nome dell’Associazione da me rappresentata, gli enti/persone giuridiche, con i relativi responsabili di legge, destinatari della presente:
– a presentare senza ritardo, in ossequio alle leggi di partecipazione dei cittadini ai Piani di Gestione del Rischio alluvioni, gli studi sulla dinamica esondativa del 12 novembre 2012 e il dettaglio degli adeguamenti fatti alla complanare per renderla agente di contrasto del rischio idraulico per l’abitato di Orvieto Scalo;
– a presentare senza ritardo la progettazione complessiva di area del tratto urbano del bacino idrografico del Paglia dalla quale si dimostri la funzione e la positiva integrazione della complanare in rapporto alla fruizione pubblica dello stesso territorio;
– a realizzare i corridoi pedonali e ciclabili che consentano agevole e sicuro accesso pubblico all’alveo del fiume e di qui alla passerella pedonale che collega le due sponde del fiume;
– a ripristinare immediatamente l’agibilità della passerella pedonale sul fiume in vista dell’ormai imminente riapertura delle scuole per non esporre più gli studenti, e con loro tutti i cittadini che si spostano a piedi tra le varie zone di Ciconia e di Orvieto Scalo, al rischio di incidenti stradali;
– a presentare senza ritardo il progetto di Parco civico del fiume Paglia, disegnato integrando le disponibilità economiche della Provincia (fondi Dichiarazione Emergenza) e del Comune (fondi Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio PRUSST) e attraverso l’adeguata partecipazione della cittadinanza.
Comunico che, in mancanza di sollecito, concreto e risolutivo riscontro di quanto sopra, saranno intraprese tutte le vie legali del caso nelle sedi a ciò preposte.
Fiducioso di esito, porgo distinti saluti.
Enrico Petrangeli
Presidente