di Enrico Petrangeli, presidente associazione Val di Paglia Bene Comune
La quinta diffida è rivolta alla Provincia di Terni perché metta in atto un adeguato programma di pulizia dell’alveo del Fiume Paglia potenziando in primo luogo il lavoro delle società che a compensazione stanno rimuovendo gli inerti e le biomasse. I depositi materiali dell’alluvione del 12 novembre dell’anno scorso sono infatti ancora lì dove la corrente li ha trascinati: assolutamente instabili e a rischio di riprendere la loro devastante corsa alla prima piena. Allo stato attuale le situazioni di rischio idraulico per le persone e le cose sono addirittura peggiorate rispetto a quelle esistenti prima dell’alluvione e imputabili a decenni di incuria.
Pulire adeguatamente l’alveo del fiume dei tronchi e degli accumuli di inerti è l’unica soluzione idrologicamente plausibile (stando alle conoscenze specialistiche) ed economicamente sostenibile (nella forma a compensazione) per limitare gli effetti devastanti delle prossime eventuali piene. Per questo chiediamo anche un Piano pluriennale di prelievo programmato di inerti e di biomasse per bilanciare le caratteristiche del bacino idrologico del Fiume Paglia con le necessità degli insediamenti e delle infrastrutture antropiche realizzate sul territorio.
Segue la diffida
– Orvietonews
– Orvietosì
– Orvieto 24
Orvieto, 7 agosto 2013
Con la presente, in nome e per conto dell’associazione Val di Paglia Bene Comune,
premesso che
– l’eccezionale forza dell’evento esondativo del Fiume Paglia del 12 novembre 2012 ha causato sradicamento di alberi ed erosione di suolo lungo tutto il suo corso;
– il corso del fiume non correttamente manutenuto negli ultimi decenni aveva consentito la proliferazione abnorme di vegetazione infestante e l’accumulo incongruo di grandi quantità di materiali inerti a varia granulometria;
– la corrente idraulica del fiume ha trascinato tronchi di alberi e sassi aumentando notevolmente gli effetti devastanti sulle strutture;
– superato l’impeto dell’ondata di piena grandi quantità di tronchi d’alberi e di materiali inerti sono stati depositati in alveo dal fiume soprattutto nel suo tratto urbano;
– detti materiali ancora giacciono in alveo nel tratto urbano e una eventuale esondazione li rimetterebbe in movimento con effetti devastanti;
– alla ripulitura dell’alveo si è intervenuti soltanto con lavori a compensazione cui non si è saputo neanche dare la opportuna continuità parzializzandone così l’efficacia e impedendo la realizzazione di sinergie con altri lavori che avrebbero comportato notevoli diminuzioni di costi;
– la ripulitura dell’alveo è condizione necessaria sia per il veloce deflusso delle acque auspicabile in caso di ingrossamento del fiume, sia per qualsiasi intervento di regimentazione delle acque o di costruzione di difesa passiva dal rischio idraulico;
– non essendo stata realizzata adeguata pulitura dell’alveo, le condizioni di rischio idraulico per persone e cose risultano inalterate, o addirittura peggiorate rispetto alla situazione precedente l’esondazione del 12 novembre 2012;
Invito,
a nome dell’Associazione da me rappresentata, gli enti/persone giuridiche, con i relativi responsabili di legge, destinatari della presente:
– a presentare senza ritardo, stante il grave pericolo in atto per le persone e le cose e in ossequio alle leggi di partecipazione dei cittadini ai Piani di Gestione del Rischio alluvioni, un adeguato programma di pulizia dell’alveo potenziando il lavoro delle società che a compensazione stanno rimuovendo gli inerti e le biomasse;
– a dare immediata esecuzione agli interventi di pulizia, e a farne pervenire debita documentazione;
– a prevedere un Piano pluriennale di prelievo programmato di inerti e di biomasse per bilanciare le caratteristiche del bacino idrologico del Fiume Paglia con le necessità degli insediamenti e delle infrastrutture antropiche realizzate sul territorio.
Comunico che, in mancanza di sollecito, concreto e risolutivo riscontro di quanto sopra, saranno intraprese tutte le vie legali del caso nelle sedi a ciò preposte.
Fiducioso di esito, porgo distinti saluti.
Enrico Petrangeli
Presidente
– Provincia di Terni
– Comune di Orvieto
– Regione Umbria
– Orvietonews
– Orvietosì
– Orvieto 24
Orvieto, 7 agosto 2013
Con la presente, in nome e per conto dell’associazione Val di Paglia Bene Comune,
premesso che
– l’eccezionale forza dell’evento esondativo del Fiume Paglia del 12 novembre 2012 ha causato sradicamento di alberi ed erosione di suolo lungo tutto il suo corso;
– il corso del fiume non correttamente manutenuto negli ultimi decenni aveva consentito la proliferazione abnorme di vegetazione infestante e l’accumulo incongruo di grandi quantità di materiali inerti a varia granulometria;
– la corrente idraulica del fiume ha trascinato tronchi di alberi e sassi aumentando notevolmente gli effetti devastanti sulle strutture;
– superato l’impeto dell’ondata di piena grandi quantità di tronchi d’alberi e di materiali inerti sono stati depositati in alveo dal fiume soprattutto nel suo tratto urbano;
– detti materiali ancora giacciono in alveo nel tratto urbano e una eventuale esondazione li rimetterebbe in movimento con effetti devastanti;
– alla ripulitura dell’alveo si è intervenuti soltanto con lavori a compensazione cui non si è saputo neanche dare la opportuna continuità parzializzandone così l’efficacia e impedendo la realizzazione di sinergie con altri lavori che avrebbero comportato notevoli diminuzioni di costi;
– la ripulitura dell’alveo è condizione necessaria sia per il veloce deflusso delle acque auspicabile in caso di ingrossamento del fiume, sia per qualsiasi intervento di regimentazione delle acque o di costruzione di difesa passiva dal rischio idraulico;
– non essendo stata realizzata adeguata pulitura dell’alveo, le condizioni di rischio idraulico per persone e cose risultano inalterate, o addirittura peggiorate rispetto alla situazione precedente l’esondazione del 12 novembre 2012;
Invito,
a nome dell’Associazione da me rappresentata, gli enti/persone giuridiche, con i relativi responsabili di legge, destinatari della presente:
– a presentare senza ritardo, stante il grave pericolo in atto per le persone e le cose e in ossequio alle leggi di partecipazione dei cittadini ai Piani di Gestione del Rischio alluvioni, un adeguato programma di pulizia dell’alveo potenziando il lavoro delle società che a compensazione stanno rimuovendo gli inerti e le biomasse;
– a dare immediata esecuzione agli interventi di pulizia, e a farne pervenire debita documentazione;
– a prevedere un Piano pluriennale di prelievo programmato di inerti e di biomasse per bilanciare le caratteristiche del bacino idrologico del Fiume Paglia con le necessità degli insediamenti e delle infrastrutture antropiche realizzate sul territorio.
Comunico che, in mancanza di sollecito, concreto e risolutivo riscontro di quanto sopra, saranno intraprese tutte le vie legali del caso nelle sedi a ciò preposte.
Fiducioso di esito, porgo distinti saluti.
Enrico Petrangeli
Presidente