di Massimo Gnagnarini
L’esame dinamico dei risultati di bilancio degli ultimi sei anni riportati in tabella, comprese le realizzate alienzioni dei beni pubblici, mostra nitidamente la dimensione del progressivo impoverimento del Comune consumatosi con perfetta continuità tra amministrazione attuale e quella passata.
In effetti la distruzione di ricchezza patrimoniale nel periodo considerato pari a 11 Mln, per metà ascrivibile al periodo 2007-2009 (centrosinistra) e per metà al periodo 2010/2012 (centrodestra), è servita a finanziare la spesa corrente e non certo ad abbattere un deficit che è rimasto attestato sempre intorno agli 8 Mln di euro.
Di conseguenza, lungi dall’esser stato risanato, permane uno squilibrio strutturale tra entrate e uscite correnti di circa 3 Mln all’anno (11 Mln vendite + 8 Mln deficit / 6 anni).
Inoltre calcolando che per il consolidamento pluriennale del deficit (procedura di pre-dissesto) occorrerà almeno un’altro milione di euro è semplice concludere che il fabbisogno finanziario del Comune di Orvieto è pari a 4 Mln di euro di nuove entrate annue.
Queste risorse potranno e dovranno essere reperite attraverso una nuova Politica di Bilancio incentrata sulla messa a reddito della città (unireipuntini-orvieto.it) :
– sviluppo e gestione dei flussi turistici
– gestione diretta infrastrutture della mobilità
– gestione diretta dei beni culturali.
Il 19 settembre 2013 alle 17 presso l’Atrio del Palazzo dei Sette si terrà il primo confronto pubblico
promosso da Unire I Puntini in vista delle prossime elezioni comunali.