Oltre 100 concorrenti arrivati ad Orvieto da ogni parte del mondo hanno partecipato al 18° Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Spazio Musica” nell’ambito della 35^ edizione dell’omonima manifestazione diretta da Gabriella Ravazzi e promossa dall’Associazione Spazio Musica di Genova con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune / Assessorato alla Cultura, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e la collaborazione della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”.
“Spazio Musica” infatti, è sinonimo di: stages internazionali di perfezionamento strumentali e vocali, Laboratorio lirico per direttori d’orchestra, cantanti, registri, pianisti, collaboratori, orchestra, concerti finali dei docenti e dei migliori allievi.
E il 18° Concorso Internazionale per Cantanti Lirici ha riscontrato grande successo.
I concorrenti sono stati giudicati da una commissione composta da Giulio Laguzzi (Teatro Regio di Torino), Fulvio Macciardi (Teatro Comunale di Bologna), Zakarias Karatsiumpanis (Teatro di Thessaloniki), Gabriella Ravazzi (Cantante, Regista, Direttore Artistico Spazio Musica), Alain Nonat (Theatre Lyrichorégra-20, Canada), Qilian Chen (Docente di canto Università di Shangai, Cina), Bruno Membrey (Direttore d’orchestra, Francia) e Manlio Palumbo Mosca (Presidente Associazione Spazio Musica).
I 14 finalisti si sono esibiti nel concerto che si è svolto lunedì scorso presso nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo alla presenza di un numeroso e caloroso pubblico.
Vincitore del primo premio maschile è stato il tenore australiano Boyd Owen, il primo premio femminile è invece stato consegnato al soprano spagnolo Helena Orcoyen Rodriguez che si è anche aggiudicata il Premio del Pubblico; 2° premio maschile ex-aequo a Wei Nan, tenore cinese e a Aleksey Laushkin, basso russo; 2° premio femminile a Chiara Mogini, giovane soprano italiano; 3° premio femminile ex-aequo a Rossella Cerioni, soprano italiano e Stéphanie Lessard, soprano canadese; il 3° premio maschile è andato a Raffaele Pisani, baritono italiano.
Vincitori della sezione B per il debutto nell’opera “Un ballo in maschera”, che andrà in scena il 10 e 11 agosto al Teatro Mancinelli, sono stati il soprano italiano, Chiara Mogini per il ruolo di Amelia, il tenore cinese, Li Zayiao, per il ruolo di Riccardo e il mezzosoprano polacco Gosha Kowalinska che ha incantato la giuria con la sua tecnica e presenza scenica per Ulrica.
I premi speciali, la possibilità quindi di fare audizioni finalizzate all’assegnazione di un ruolo nell’opera lirica presso il Teatro “Carlo Felice” di Genova, il Teatro Regio di Torino e il Teatro Comunale di Bologna sono andati a Boyd Owen, Helena Orcoyen Rodriguez, Chiara Mogini, Rossella Cerioni.
La Borsa di Studio “Gabriella Ravazzi” è andata al soprano del Kazakistan Yelena Violetta Kolomoyets. Numerosi i premi per l’esecuzione di concerti in varie stagioni musicali italiane e canadesi.
Gli appuntamenti di “Spazio Musica Opere e Concerti 2013” proseguono lunedì 29 luglio alle ore 21.15 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli con un grande evento per la città di Orvieto: il recital pianistico di Massimiliano Damerini, pianista e compositore fra i più rappresentativi interpreti italiani, che eseguirà musiche di L. van Beethoven e F. Liszt.
Il Times di Londra lo ha definito “Dominatore assoluto della tastiera e del suono” ed il famoso compositore americano E. Carter ha detto di lui: “Le sue interpretazioni trascinanti seguono perfettamente il carattere di qualunque cosa esegua. Un suo concerto è un’esperienza indimenticabile”. Damerini si è fatto conoscere al grande pubblico nel Festival di Donaueschingen (1979), da allora ha tenuto concerti in tutto il mondo, dal Konzerthaus di Vienna al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro Colón di Buenos Aires alla Salle Gaveau di Parigi. Ha suonato come solista con molte orchestre, fra cui la London Philharmonic, l’Orchestra della RAI, la Sinfonica di Budapest, la Philharmonique Suisse, la Nacional Española, ecc. Ha partecipato ai più prestigiosi festival internazionali quali: il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale di Venezia, il Festival d’Automne di Parigi con un repertorio molto ampio che va dalla musica del settecento fino alle avanguardie dell’ultimo Novecento.
La critica italiana gli ha conferito uno dei massimi riconoscimenti che si possano tributare a uno strumentista: il Premio Abbiati per il 1992 come concertista dell’anno. Autore di composizioni per pianoforte, tiene corsi di perfezionamento in Europa, titolare della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio Paganini di Genova. Ha al suo attivo molte registrazioni, dal 27 luglio tiene una masterclass per giovani pianisti con concerto finale venerdì 2 agosto alle ore 21.15 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli.
L’ingresso ai concerti è gratuito.
Il programma del concerto propone:
La Sonata per pianoforte n. 7 conclude la seconda serie di sonate di Beethoven, a cui venne assegnato il numero d’Opus 10. L’opera si articola in quattro movimenti. Secondo una testimonianza di Schindler (amico e segretario del Maestro per diverso tempo), Beethoven ebbe a dire del secondo movimento (Largo e mesto): “Ognuno sentirà che esprime lo stato d’animo del malinconico, in tutte le diverse sfumature di luci ed ombre che compaiono nell’immagine della Malinconia”. Fin dalle prime note viene tracciato un sentiero di profonda mestizia lungo il quale si snoderà l’intero pezzo, intervallato solo da brevissimi momenti più sereni. Sembra addirittura che l’autore appose su una copia della sonata – proprio all’inizio del Largo – la didascalia “La tomba della madre”.
La Sonata per pianoforte n. 8 Op. 13 di Ludwig van Beethoven è anche nota con il titolo di Patetica. Questo appellativo non fu coniato da Beethoven, bensì dal suo editore per motivi commerciali. Composta negli anni 1798 e 1799 e pubblicata per la prima volta nel dicembre del 1799 con dedica al principe Karl von Lichnowsky, l’opera segna un punto di svolta per la musica di Beethoven.
La seconda parte del concerto sarà dedicata a Franz Liszt, compositore, pianista, direttore d’orchestra e organista ungherese. Liszt studiò e suonò a Vienna e Parigi, viaggiò in tutta l’Europa tenendo concerti un po’ ovunque. Fu uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell’Ottocento, rivoluzionò la tecnica pianistica e il rapporto tra pubblico ed esecutore. Fu legato a Fryderyk Chopin da amicizia e stima. Nel 1865 divenne accolto nell’ordine francescano della Chiesa cattolica.