Secondo appuntamento con la rassegna teatrale Premio Stella d’Oro. Mercoledì 24 luglio ad Allerona va in scena “Casa di frontiera”, brillante commedia di Gianfelice Imparato riproposta dalla compagnia lucana Gruppo Senza Teatro.
La secessione ha diviso l’Italia del Nord dall’Italia del Sud.
Uno scenario surreale o tristemente attuale? Gianfelice Imparato mette in scena la sua commedia, “Casa di frontiera”, per la prima volta nel 1994 con la regia di Gigi Proietti. A riproporre questo concentrato di cliché e stereotipi raccontati con la classe e la piacevolezza della scuola teatrale napoletana sarà la Compagnia Senza Teatro, che, dalla provincia di Matera, con la sapiente regia di Francesco Evangelista, sarà la protagonista della seconda attesa serata del 17° Premio Stella d’Oro di Allerona.
La commedia, che nel 2001 ha ispirato il film “La Repubblica di San Gennaro”, diretto dallo stesso Imparato, dipinge un’Italia grottesca, dai risvolti che oscillano tra il comico e l’amaro. Un’Italia animata da personaggi che vestono ruoli che non gli appartengono, che tentano di essere costantemente ciò che non sono per ottenere il riconoscimento sociale che spetta a chi si integra nel “sistema”. La “casa di frontiera” è il luogo dei meridionali rimasti “intrappolati” nella Repubblica del Nord all’indomani della secessione dalle terre del Sud. Nel limbo della frontiera c’è chi dalle “riserve padane” vorrebbe integrarsi totalmente come cittadino del Nord anche abnegando sé stesso, come Gerardo Strummolo, protagonista della pièce teatrale, interpretato dallo stesso regista Francesco Evangelista. C’è anche chi, diversamente, come Ciro Cacace, fidanzato della sorella di Gerardo, concentra e mantiene in sé tutti i luoghi comuni della “napoletanità”.
A vent’anni di distanza dalla comparsa delle prime dichiarazioni secessionistiche che hanno ispirato Gianfelice Imparato, il testo mantiene una sua attualità sulla quale riflettere e la Compagnia Senza Teatro, istituita nel 2001 a Ferrandina, lo porta in scena con consapevolezza e grande esperienza, frutto di un consistente bagaglio di rappresentazioni che caratterizza la sua attività. Le produzioni teatrali del gruppo spaziano infatti da Vincenzo Salemme a Eduardo De Filippo, passando per Armando Curcio e Derek Benfield. Numerose anche le partecipazioni a rassegne e premi teatrali di livello nazionale e internazionale tra cui la stessa rassegna alleronese che nel 2010 ha premiato l’opera “Maria Barbella, dal braccio della morte alla vita” con la Stella d’Argento come miglior monologo in concorso. La stessa opera ha portato la compagnia ad ottenere il riconoscimento di Amnesty International nella giornata mondiale contro la pena di morte e a calcare le scene tedesche e canadesi.
L’umorismo “scompone, disordina, discorda”. È per questo che ridere e far ridere è forse il modo migliore per comunicare la realtà delle cose e per far riflettere su meccanismi e tendenze quanto più invisibili tanto più subdoli. Mercoledì 24 luglio alle ore 21,15 in Piazza Santa Maria si riderà e si rifletterà allo stesso tempo dunque. Gli attori daranno vita a scenari che solo il teatro può materializzare e rendere visibili, scenari per alcuni aspetti quasi “fantascientifici” ma, chissà per quale motivo, stranamente familiari.