Un nuovo regolamento che stabilisce l’utilizzo del parco di Villa Paolina di Porano è stato approvato lunedì scorso all’unanimità dal Consiglio provinciale di Terni su proposta del vice presidente della giunta provinciale Vittorio Piacenti d’Ubaldi che ha riconfermato l’importanza del Cnr ed ha sottolineato la volontà dell’amministrazione provinciale di valorizzare l’importante struttura di proprietà della Provincia insieme, oltre che al Cnr, anche al Comune di Porano e alle associazioni del territorio. Un ordine del giorno di accompagnamento, presentato da Giorgio Santelli (Sel), ha poi focalizzato l’attenzione sull’edificio ex alloggio del custode. Nell’ordine del giorno, votato anche in questo caso all’unanimità dal Consiglio provinciale, l’assemblea elettiva di Palazzo Bazzani ritiene “necessario incontrare quanto prima il Cnr per comprendere se, sulla base degli articoli 2 e 5 della convenzione in essere, vi sia la volontà di giungere, con separato atto, alla modalità di ristrutturazione della restante parte della villa e dell’ex casa del custode per un utilizzo delle stesse nella fase successiva alla ristrutturazione, previa approvazione del progetto predisposto dalla Provincia di Terni”. Sempre nell’ordine del giorno il Consiglio si impegna anche “nel caso non vi siano possibilità nel bilancio della Provincia e del Cnr per la ristrutturazione e messa a norma dell’ex casa del custode, a giungere, in accordo con il Cnr, alla possibilità di utilizzo da parte di terzi, se interessati alla ristrutturazione. Questo nel quadro di iniziative progettuali tese alla promozione di un progetto di valorizzazione del parco pubblico e che verrà valutato dall’ente proprietario della struttura”. Intervenendo sull’argomento Andrea Sacripanti (Pdl) ha espresso apprezzamento per l’ordine del giorno, “soprattutto – ha spiegato – per l’ex casa del custode”. Zefferino Cerquaglia (Psi) ha invece rimarcato l’importanza del ruolo e della presenza del Cnr “soggetto – ha puntualizzato – che va coinvolto e interessato e che rappresenta un valore aggiunto a livello provinciale e regionale dal punto di vista culturale e scientifico”.
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