Riceviamo da Cristina Calcagni e pubblichiamo. L’argomento ci sembra esaurito, ma ovviamente l’assessore Marino avrà tutto lo spazio necessario per formulare le sue proposte e raccontare le sue azioni. Come sempre.
Alla fine questo ping-pong, come hanno giustamente denominato i giornali (che ovviamente ringrazio per l’attenzione) le nostre domande e risposte, a qualcosa è servito. E’ servito in primo luogo a riportare l’attenzione su un tema importante che riguarda una delle eccellenze della nostra città: l’Artigianato; in secondo luogo è servito a riportare l’attenzione sulla riflessione che ne scaturisce. E’ mai possibile continuare a rinchiudere pezzi di prestigio, acquistati o donati, in delle scatole riposte come si ripongono i vecchi giocattoli usati in una stanza o in un magazzino? Prendo la sua risposta al condizionale come un’affermazione vera e propria e, pertanto, oggi so, anzi tutti sappiamo, che le ceramiche di Pericle Perali, acquistate dall’amministrazione comunale nel 2011, si trovano all’interno del Palazzo Simoncelli.
La mia speranza è quella che, un giorno, tali oggetti di particolare pregio e di importante memoria per i nostri figli, vengano esposti per essere visionati non tanto da me, Marino, quanto da tutti coloro che, indigeni ed esogeni, arrivano sulla Rupe per ammirare la città di Arte e Cultura millenaria. Lei poi, che è un esperto, dovrebbe sapere quanto sia importante vivere di questo; in un Paese, quale è il nostro, dove solo e soltanto con il turismo potremmo essere tra i primi al Mondo per ricchezza.
Ora come allora sono sempre più convinta della generosità degli orvietani, contrariamente a quanto riportato in termini di giudizio superficiale, da questa o quella corrente politica. Occorre sgomberare il campo dal termine “faziosità” con il quale si tenta di dipingere una città come la nostra. Tali considerazioni sono da imputarsi alla incompetenza della classe dirigente alternatasi negli anni: dividere per controllare anziché unire per governare e rilanciare la nostra città, con il contributo di tutti. E questo lo dico conscia che il tema trattato, quello della ceramica, ha visto importanti donazioni affinché la collettività tutta ne usufruisse (vedi la Collezione Curti).
Nel ringraziarla per avermi finalmente risposto, desidero richiederle come posso fare per visionare i 72 pezzi della collezione, così come provai a chiedere nelle mie note precedenti. Questa volta spero di non aver utilizzato delle perifrasi.