di Massimo Gnagnarini Unire i Puntini – Orvieto.
A nulla è valsa la “rivoluzione elettorale” del 2009, gli orvietani continuano ad esser presi per i fondelli. Ieri sera , contro il parere della Ragioneria, si sono volute abbassare le aliquote IMU aggiungendo così un altro tassello per consegnare il Comune in mano a un commissario che, una volta insediatosi, inevitabilmente dovrà riaumentarle ancor prima che finisca l’anno in corso.
Rossa, azzurra o turchina la classe dirigente orvietana è incapace di Politica. Ieri come oggi cerca facili consensi elettorali senza esprimere alcuna leadership. Nessuno leader o gruppo capace di prendere in mano con autorevolezza il destino della nostra città, nessuno capace di parlare alle famiglie e alle aziende spiegando che l’IMU non si poteva abbassare e che averlo fatto oggi è solo un trucco che non eviterà ai commercianti e agli artigiani orvietani di dover pagare tutto il conto compreso quello salatissimo del Crack finanziario del Comune verso il quale, colpevolmente e consapevolmente, ci stanno portando i nostri amministratori.
Dopo il conclamato mancato risanamento finanziario di un deficit di oltre 7 Mln che ci trasciniamo immutato da quattro anni, è in atto un’oscura ma inequivocabile manovra per arrivare entro la scadenza del termine fissato per l’approvazione del bilancio 2013 a proclamare la Stato di Pre-dissesto del Comune, ovvero un fallimento pilotato con la conservazione del diritto a ricandidarsi per gli amministratori uscenti. Sebbene dal Palazzo lo si neghi , gli ultimi atti compiuti dall’amministrazione vanno in questa direzione.
Infatti hanno cominciato con la riduzione delle tariffe per i parcheggi, hanno votato una Risoluzione che impegna la Giunta a predisporre le carte del Pre-dissesto, hanno ridotto l’Imu, si apprestano a ritoccare la Tarsu creando così complessivamente un buco di oltre 3 Mln di euro per il 2013 che si somma ai 7 Mln di disavanzo del 2012 portando a oltre 10 Mln uno squilibrio del tutto ormai incolmabile per il 2013.
In altre parole l’amministrazione ha dato forfait, ha rinunciato a fare il Bilancio per il 2013, e dopo essersi sbizzarrita a fare marchette elettorali con riduzioni di tariffe e di tasse si consegnerà alla clemenza del Ministero e della Corte dei Conti. Così, immaginano, saranno i grigi e crudeli commissari a prendersi i vaffa e gli improperi della gente.
A quel punto la gente si ritroverà con l’Imu al massimo, la Tarsu al massimo, i servizi tagliati, zero investimenti, zero manutenzioni, nessun sviluppo. Un incubo che durerà per i prossimi 5/10 anni dove Concina o qualcun altro faranno il Sindaco della città, poiché nessuno si vorrà candidare per essere eletto senza poter decidere nulla se non l’orario dei cinema. Così, magari, anche a Orvieto ci saranno le larghe intese tra quelli che hanno fatto i debiti e quelli che non sono stati capaci di sanarli, inutilmente riuniti, con sullo sfondo lo spettro della città.
E’ possibile fermare questo declino ? Certamente, ma solo se la gente capisce e si decida ad agire e a scendere in campo. Adesso!
Sapete cosa spero? Spero di sbagliarmi e di giocarmi la reputazione.