Riceviamo da Cristina Calcagni, Alleanza per l’Italia, e pubblichiamo.
Esprimo vicinanza e solidarietà alla donna, mamma, moglie, lavoratrice e consigliera comunale Adriana Bugnini per esser stata costretta ad abbandonare i lavori della commissione di ieri, riunitasi in vista della convocazione urgente del Consiglio Comunale di oggi. Una donna impegnata in politica e legittimata a farlo dal voto popolare, ha il diritto di intervenire anche con mille domande chiarificatrici dell’argomento richiesto, se non si ha voglia di rispondere significa che non si è portati per il mestiere dell’amministratore: l’ascolto è la prima regola a cui dovrebbe seguire il rispetto e la trasparenza degli atti politici prodotti.
Riesco a comprendere perfettamente il malessere provocato da queste reazioni “fuori controllo” che celano probabilmente altri disagi. Mi auguro che almeno questa volta il sindaco voglia intervenire per riportare il confronto tra maggioranza e minoranza nelle forme e nei modi previsti del nostro vivere civile.
Sovente ci troviamo di fronte a seccate e poco democratiche risposte di questa maggioranza, a volte anche denigratrici nei confronti di chi ha precedentemente governato questa città. Lo scontro politico non può e non deve degenerare in scontro personale e/o di genere.
Non voglio assolutamente restare vincolata ad una data di calendario per rammentare e rammentarmi il concetto di pari opportunità e di uguaglianza.