di Gianni Cardinali, biologo
Un cittadino di Sferracavallo, sig. Santi, ha chiesto all’Assessore Margottini spiegazioni sull’uso di diserbante sui marciapiedi di Sferracavallo.
Il Dr Margottini ha gentilmente risposto a mezzo stampa, pur non essendo l’assessore responsabile, spiegando con le diciture scritte sul foglio illustrativo del prodotto RODEO GOLD che contiene il principio attivo GLIFOSATE della multinazionale Monsanto, diserbante totale, derivante, come altri, dai terribili defolianti messi a punto dagli americani per stanare i vietcong nascosti nella foresta tropicale vietnamita durante la ben nota guerra persa poi dagli americani stessi.
Ebbene, il glifosate, usato con ben 750.000.000 di kg nella stagione 2006 – 2007 nei soli USA o con 55.000 kg ne 2007 nella sola provincia di Treviso, si trova con facilità nei negozi per orticoltura anche in confezioni molto modeste a significare che è molto usato.
Per non demonizzare il prodotto e chi lo produce va detto, che da solo, cioè senza sostanze coadiuvanti, sembra avere una tossicità molto bassa ed una resistenza nell’ambiente molto labile, nel senso che la molecola, a contatto con i batteri e i funghi presenti nel terreno si degrada in poco tempo, a tal punto che è molto difficile poterlo analizzare o ritrovare nelle falde acquifere come accadeva per altri diserbanti durevoli nel tempo e fortemente inquinanti. Rimane il fatto che il concetto di degrado prevede residui molecolari, cioè dei pezzi che non corrispondono più alla molecola originaria, ma che nessuno sa cosa possono provocare circolando nelle catene alimentari.
Va aggiunto che il glifosate, intervenendo sul metabolismo delle piante verdi, in pieno rigoglio, bloccando la costruzione di alcuni aminoacidi, i mattoni delle proteine, attività che gli animali non sanno fare, fa morire in modo anomalo le piante tanto è vero che la colorazione non bruna ma rossiccia delle piante morte insospettisce chiunque perché innaturale. Le strade con le sponde diserbate ne sono una tristissima testimonianza.
In teoria, è pur vero che il glifosate, intervenendo in questo modo sulle piante, uniche ad avere quella attività metabolica, non dovrebbe interferire con il metabolismo delle cellule animali quando questi dovessero ingerirlo o entrarci in contatto.
Ma è difficile avere certezze e le rassicurazioni provengono soprattutto dalla multinazionale che lo produce con ingenti guadagni in tutto il mondo per la sua “efficienza” tutt’altro che gradita dalle persone più attente.
La domanda da porsi dovrebbe essere questa: se non ci sono mezzi (economici!!) per tagliare le erbe infestanti sui marciapiedi o lungo le strade quale dovrebbe essere il problema?
Per un principio di precauzione, per la verità poco attuato ( a tal proposito si pensi alle presunte disinfestazioni notturne contro le zanzare nelle notti estive) i diserbanti in ambienti a contatto con l’uomo o con gli animali non dovrebbero essere mai usati.
Poi, tutte queste piante non tagliate a chi danno fastidio? Si abbia l’umiltà di pensare al passato quando non c’erano né diserbanti né tutte queste macchine per tagliare l’erba!!
A tal proposito non posso dimenticare cosa ho visto nella Sicilia inefficiente lungo le strade in una splendida primavera di qualche anno fa: piante alte in piena fioritura con una varietà spettacolare, frammiste a rifiuti di ogni tipo gettati dalle automobili di passaggio.
Evidentemente tutto è relativo!